Nel cuore dellUmbria, territorio ricco di cultura e dalle antiche tradizioni, la Country House “Le Dodici Querce” è una struttura perfettamente integrata nel verde che la circonda, dove ulivi e vigneti, che producono olii e vini di ottima qualità, hanno scritto la storia di questo paesaggio, che nelle diverse stagioni offre uno spettacolo sempre nuovo.
Latmosfera famigliare ed accogliente regala ai clienti la sensazione di una vacanza “vera”, a contatto con la natura, in pieno relax, al di fuori dei canoni del consumismo estivo ed invernale.
La posizione della struttura è strategica per la vicinanza con i maggiori centri darte, di cultura e religiosi quali Perugia, Spoleto, Foligno, Assisi, Spello, Todi, Orvieto, Cascata delle Marmore.
Dislocata intorno ad un ampio spazio, la struttura è composta da un corpo centrale, dove sono ubicati i servizi alberghieri, quali ricevimento, varie sale soggiorno, portico con Tv, bar, ampia veranda ristorante, e da un corpo alloggi ove si trovano 15 camere, tutte arredate in stile rustico, con bagno, doccia, frigobar, Tv color, telefono con chiamata diretta, asciugacapelli.
Le Attrezzature:
* La Piscina
La piscina si trova al centro della struttura e dopo una giornata di visite, è quel che ci vuole per ritemprarsi e prepararsi a gustare i piatti tipici della tradizione culinaria Umbra.
* Il Ristorante
La cucina è tradizionale e curata. Notevoli sono gli arrosti alla brace, la pasta fatta in casa ed il sugo doca, tipico piatto della mietitura, accompagnati dal Sagrantino di Montefalco, proveniente dai pregiati vitigni della nostra zona.
A 300 mt. Campo di calcio regolamentare in erba.
A 3 Km. Campi da Tennis.
A 3 Km. Maneggio.
Come Raggiungerci
In auto:
Da NORD, Autostrada A1 FIRENZE/ROMA Uscita Valdichiana, E45 in direzione ROMA uscita Ripabianca; S.S. 316 direzione Gualdo Cattaneo, poi S.P. 423 in direzione Massa Martana. Da SUD, Autostrada A1 ROMA/FIRENZE Uscita Orte; E45 in direzione PERUGIA uscita Massa Martana; proseguire in direzione San Terenziano S.P. 414 e S.P. 423 in direzione Gualdo Cattaneo.
In treno:
Stazione di FOLIGNO (Perugia) (22 Km.)
In aereo:
Aereoporto S. EGIDIO (Perugia) (50 Km.)
Da Vedere
GUALDO CATTANEO
Gualdo Cattaneo è un caratteristico borgo medievale situato su una collina alle pendici dei Monti Martani in una posizione particolarmente amena. La sua economia tradizionalmente legata all'agricoltura (olio, vino, cereali, allevamenti di ovini e suini), è integrata da attività industriali in vari settori (alimentare, componentistica, edilizia) e da recenti, ma significative iniziative turistiche.
Nel centro storico:
- Rocca (XV sec.);
- Chiesa dei SS. Antonio e Antonino (XIII sec.). Allinterno tavola a tempera di scuola umbra del XIV sec.;
- Chiesa di S. Agostino (XII sec.).
- Chiesa di S. Andrea (XIII sec.)
- Chiesa della Madonna del Ponte (XVI sec.)
Nei dintorni:
- In località Barattano: Chiesa di San Bartolomeo (XIII sec.)
- In località Saragano: Chiesa parrocchiale; Chiesa di San Pietro
- In località S. Terenziano: Chiesa Superiore (XIII sec.); Chiesa di Sant'Apollinare (XIII-XIV sec.); Chiesa della Madonna delle Grazie (XV sec.)
ASSISI
Assisi, ebbe una vita prospera al tempo dei Romani, poi, nel Medioevo, fu un libero Comune ghibellino agitato da fiere lotte interne, sempre in guerra contro Perugia. Fu in quel periodo che San Francesco predicò la pace e la fratellanza tra gli uomini, e due anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1226, venne proclamato Santo. Fu allora che Assisi decise di innalzare al Santo una grandiosa basilica al cui ornamento concorsero i più celebri artisti dell'epoca. La pace che caratterizza la città, unita ai mistici ricordi del Santo e ai suoi tesori artistici fa di Assisi uno dei più suggestivi centri turistici d'Italia e la meta di devoti pellegrinaggi da ogni parte del mondo. La Basilica di San Francesco è sorretta da ciclopiche arcate che strapiombano sulla valle, e costituita da due chiese sovrapposte aventi in comune un'altissima abside. la Chiesa inferiore, racchiude nella "cripta" la tomba del Santo ed è affiancata dalù "Chiostrino del Cimitero". L'interno ci mostra stupendi affreschi di pittori quali Cimabue, Pietro Lorenzetti, Simone Martini... La Chiesa superiore, luminosa e slanciata, oltre ad alcuni affreschi di Cimabue, possiede gli affreschi di Giotto, che rappresentano la vita del Poverello di Assisi. Oltre alla splendida basilica, da visitare troviamo il Palazzo dei Priori in cui è raccolta una Pinacoteca con dipinti della Scuola Umbra, il Tempio di Minerva, eretto ai tempi dell'Impero Romano ed in seguito trasformato in Chiesa. Infine abbiamo la Cattedrale, è la solenne Chiesa di San Rufino, dedicata al vescovo-martire che evangelizzò Assisi, e che fu costruita nel sec. XII secolo sopra i resti di un'antica chiesa.
Nel centro storico:
- Complesso della Basilica di San Francesco (XIII sec.);
- Basilica di Santa Chiara (XIII sec.);
- Cattedrale di San Rufino (XI-XIII sec.);
- Oratorio dei pellegrini (1457);
- Chiesa di Santa Maria Maggiore (IV sec.), con resti di casa romana;
- Palazzo della Biblioteca Comunale
- Museo civico e Foro Romano con resti romani ed etruschi;
- La piazza del Comune con: Tempio di Minerva (I sec. a. C.) Palazzo del Capitano del Popolo (XIII sec.), con Torre del Popolo (XIII - XIV sec.); Palazzo dei Priori sede della Pinacoteca Comunale (XIV sec.);
Fuori delle mura:
- Rocca Maggiore (XIV sec.) su una precedente struttura molto antica;
- Santuario di San Damiano;
- Eremo delle Carceri.
Nei dintorni
- Basilica di Santa Maria degli Angeli (XVI- XVII sec.), costruita intorno alla "Porziuncola", una piccola chiesa che accolse la prima comunità dei francescani;
- Santuario di Rivotorto (XIX sec.)
- Parco di Monte Subasio.
SPELLO
Spello è situata sulle pendici meridionali del Monte Subasio da dove si affaccia sulla fertile valle del Topino. La sua economia è legata allagricoltura, allartigianato. Il turismo costituisce una risorsa importante grazie alla bellezza dei luoghi e dellabitato e al valore delle opere darte che vi sono conservate. Spello è situata sulle pendici meridionali del Monte Subasio da dove si affaccia sulla fertile valle del Topino. La sua economia è legata allagricoltura, allartigianato. Il turismo costituisce una risorsa importante grazie alla bellezza dei luoghi e dellabitato e al valore delle opere darte che vi sono conservate.
Da vedere:
Nel centro storico:
- Duomo di Santa Maria Maggiore (XI-XII sec.), ricca di opere darte. Tra le più importanti gli affreschi del Pinturicchio, pitture del Perugino e un coro ligneo di Pier Nicola da Spoleto;
- Chiesa di S. Andrea con facciata del XIII secolo. Conserva un Crocifisso di scuola giottesca e dipinti del Pinturicchio;
- Chiesa di San Ventura con affreschi di scuola umbra del XIII secolo;
- Chiesa di San Lorenzo (XII sec.);
- Chiesa e Monastero di S. Maria Vallegloria (XIV sec.);
- Pinacoteca comunale dove sono conservati arredi liturgici, dipinti, sculture, tessuti e oggetti di arti minori del XII – XIX secolo;
- Palazzo comunale (XIII sec.). Sede della Biblioteca, dellArchivio e dellAccademia Costantiniana;
- Palazzo Cruciani (XVII sec.) Sede attuale del Municipio.
Nei dintorni:
- Torre rotonda (XIV - XV sec.). Resti del complesso difensivo della Rocca dellAlbornoz (Cardinale e uomo politico spagnolo mandato in Italia per assicurare lunità di governo degli Stati pontifici);
- Villa Fidelia (XVI sec.). Con una ricca la Collezione di quadri, sculture ed oggetti di antiquariato;
- Anfiteatro romano (ruderi del I sec. d.C.); Chiesa di San Girolamo (XV sec.);
- Chiesa di San Claudio (XII sec.).
SPOLETO
Spoleto è una delle più importanti città della regione. La sua origine è preistorica, ma poi fu centro umbro, etrusco e romano, distinguendosi nelle Guerre Puniche come fedele alleata di Roma. La città visse un periodo fiorente, all'epoca delle invasioni dei Longobardi, quando divenne capitale di un potente Ducato Longobardo che si estese su gran parte dell'Italia centrale. Tale potenza durò molti secoli e si esaurì soltanto con la distruzione subita da Federico Barbarossa nel sec.XII. In seguito la città seguì le sorti dell'Umbria sotto il governo della Chiesa. Tra i monumenti da visitare abbiamo il Duomo, dalla stupenda facciata affiancata da un poderoso campanile e preceduta da un portico rinascimentale, ornata da rosoncini e arcate ogivali che incorniciano, in alto, il grande mosaico centrale con Gesù tra la Vergine e San Giovanni; la Torre dell'Olio da cui si dice venisse versato l'olio bollente sui Cartaginesi che tentavano di occupare la città, la chiesa di San Domenico (sec. XIII), dalla facciata a strisce bianche e rosse, adorna di un bel portale gotico e con un interno ricco di opere d'arte. Da non dimenticare ancora è il Ponte delle Torri, costruito nel Trecento, forse da Matteo Gattaponi che scavalca, con dieci formidabili arcate, il baratro del Tessino, che si apre fra il poggio della Rocca e i pendii del Monteluco. Famosa per il Festival dei Due Mondi, richiama ogni anno, in estate, numerosissimi turisti con spettacoli lirici e drammatici tenuti nei due bellissimi teatri della città: il Nuovo ed il Caio Melisso.
Da vedere:
Nel centro storico:
-Nel centro storico Duomo (XII sec.) con pitture del Pinturicchio, di Filippo Lippi ed altri e con un bronzo del Bernini;
- Chiesa di S. Gregorio Maggiore (XII sec.) con affreschi del XIV e del XV sec.;
- Chiesa della Misericordia (XIV sec.) con pitture del XIV e XV sec.;
- Chiesa di San Domenico (XIII – XIV sec.) con affreschi dal XIV al XVII sec.;
- Monastero della Madonna della Stella (XIII sec.) con chiostro del XV – XVI sec. e affreschi del XVI sec.. Oggi caserma Minervio;
- Resti dellantica Cinta Urbica (VI sec a.C.);
- Teatro romano (I sec. d.C.) ancora oggi utilizzato per spettacoli estivi;
- Ponte delle Torri (XII - XIII sec.). imponente acquedotto;
- Palazzo Collicola (XVIII sec.);
- Palazzo Zacchei Travaglini (XVI sec.);
- Palazzo Pianciani (XVII-XVIII sec.);
- Rocca (XIV sec). Castello-fortezza a pianta rettangolare. Per lungo tempo utilizzata come carcere. Oggi ospita manifestazioni culturali;
- Teatro Nuovo (1854-64);
- Teatro Caio Melisso (1877-1880);
Nei dintorni:
- Chiesa di San Salvatore (IV sec.);
- Chiesa di S. Ponziano (XII – XIII sec.);
- Chiesa di S. Giuliano (XII sec.);
- Santuario di Monteluco fondato da S. Francesco nel 1218
PERUGIA
Il centro storico di Perugia, capoluogo regionale dellUmbria, sorge sugli alti colli che fiancheggiano la riva destra del Tevere. Di lassù si domina la grande valle formata dal fiume nel centro della Regione e dove la città ha trovato lo spazio per una gran parte del suo sviluppo demografico. Numerosi insediamenti industriali, specie nei settori alimentare, dolciario e dellabbigliamento, hanno conferito alleconomia del territorio una dimensione di rilevanza internazionale. La tradizione artigiana, (ceramica, tessuti, ferro battuto ed altro), non è stata cancellata dallindustria ma anzi è stata vivificata dallo sviluppo del turismo e dalla notorietà di Perugia come centro di grandi eventi e manifestazioni internazionali.
Da vedere:
Nel centro storico:
- Arco Etrusco, porta monumentale dellantica cinta muraria;
- Porta Marzia (II - I sec a.C.);
- Rocca Paolina, resti dellantica fortezza fatta costruire da papa Paolo III nel 1540;
- Fontana Maggiore (1275 - 1277) di Frà Bevignate da Perugia con bassorilievi di Nicola e Giovanni Pisano;
- Pozzo etrusco (III sec.a.C.);
- Cattedrale di San Lorenzo (XIV-XV sec.) con pregevoli opere pittoriche e plastiche;
- Chiesa del Gesù (XVI sec.) con un mirabile soffitto intagliato e dorato;
- Chiesa di S. Fiorenzo (origine gotica rinnovata nel 1700);
- Oratorio di S. Bernardino (XV sec.);
- Chiesa di San Francesco al Prato (XIII sec.), ora destinata ad usi culturali - artistici;
- Chiesa di San Filippo Neri (XVII sec.);
- Palazzo dei Priori (XIII – XV sec.) Allinterno: la Galleria Nazionale dellUmbria, Sala dei Notari, Collegio del Cambio e Municipio. Nella sala del Consiglio Comunale un affresco di Fiorenzo di Lorenzo; Galleria Nazionale dellUmbria con pitture dal XIII al XVIII sec. di Piero della Francesca, Benozzo Gozzoli, Beato Angelico, Pinturicchio, il Perugino ed altri; Sala dei Notari (XVI sec.) antica sede dei notai perugini. Allinterno pitture attribuite a Pietro Cavallini e alla sua scuola; Collegio del Cambio (XV sec.), antica sede dei cambiavalute (corporazione di arti e mestieri di Perugia). Al suo interno la Sala dei Legisti con banconi intagliati, la Sala dellUdienza del Cambio con affreschi del Perugino e la Cappella di S. Giovanni Battista con affreschi del XVI secolo
Nei dintorni:
- Ipogeo dei Volumni (II sec. a.C.) in loc. Ponte S. Giovanni;
- Tomba ed affreschi di Pietro Vannucci detto Il Perugino in loc. Fontignano;
- Tomba etrusca di S. Manno (III sec. a.C.) in loc. Ferro di Cavallo;
- Ipogeo di Villa Sperandio (II sec.a.C);
GUBBIO
Gubbio sorge sulle prime pendici del Monte Ingino da dove domina la fertile valle che fu sede di Ikuvium la primitiva città fondata dagli Umbri. La città, che conserva inalterata la sua antica struttura medievale, è uno dei centri più importanti dell'Umbria ed è meta di un turismo di qualità ed in continua espansione. La pregevole offerta turistica di Gubbio è ulteriormente qualificata dalla presenza di produzioni artigiane – specie nel settore della ceramica e del ferro battuto – che danno a Gubbio un motivo particolare ed aggiuntivo di visita e soggiorno.
Da vedere:
Nel centro storico:
- La Piazza Grande con: Palazzo dei Consoli (XIV sec.), oggi sede della Pinacoteca e del Museo Archeologico Palazzo Pretorio (XIV sec.), oggi sede del Municipio;
- La Piazza 40 Martiri con: Chiesa di San Francesco (XIII sec.) Chiesa ed Ospedale dei Bianchi (XIV sec.) Loggia dei Tiratori (XVII sec.);
- Chiesa di San Pietro (XIV sec.);
- Chiesa di San Giovanni (XIII sec.);
- Chiesa di San Domenico (XIV sec.);
- Duomo dei Santi Mariano e Giacomo (XII sec.) con il Museo della Cattedrale.
- Palazzo del Capitano del Popolo (XIII sec.);
- Palazzo del Bargello (XIV sec.);
- Palazzo Ducale (XV sec.)
Fuori delle mura:
- Basilica di SantUbaldo (XVI sec.)
- Mausoleo romano
- Teatro romano (I sec.)
- Chiesa di San Secondo (XV sec.)
- Chiesa e convento di SantAgostino (XIII sec. con facciata del XVIII sec.)
Nei dintorni:
- Abbazia di San Bartolomeo (XI-XII sec.), in località Camporeggiano
- Monastero di San Verecondo (XIII sec.), in località Vallingegno
- Castello di Carbonana (XII sec.), in località Pietralunga
ORVIETO
Orvieto sorge su una "rupe", un'enorme piattaforma tufacea che si innalza fino ad 80 metri sul piano di campagna. La "rupe" si formò con i depositi delle eruzioni di antichi vulcani. I fiumi e le piogge scavarono poi i fianchi della "rupe" sino a darle il maestoso aspetto attuale. La città è bellissima, è ricca di un invidiabile patrimonio artistico e culturale, è al centro di importanti reti di comunicazione ferroviarie e stradali, le tradizioni agricole (specie vinicole) e artigianali (ceramica, legno, ferro battuto, merletti) sono di grande qualità, è sede di grandi eventi, dispone di strutture ricettive importanti e possiede pertanto tutte le opportunità necessarie allo sviluppo economico ed alla soddisfazione dei visitatori.
Da visitare:
Nel centro storico:
- Duomo (iniziato nel 1290). Un capolavoro assoluto. Una sintesi mirabile di architettura, scultura e pittura di artisti dal XIII al XVI secolo (le porte in bronzo sono del XX sec. dello scultore E. Greco);
- Chiesa di S. Francesco (XIII sec. modificata nel XVIII sec.), con un crocifisso del XIV sec. e coro ligneo del XVIII sec.;
- Chiesa di S. Andrea con affreschi del XIV e XV sec.;
- Chiesa di S. Giovanni Evangelista (XVIII sec.);
- Palazzo Papale (XII – XIII sec.) oggi sede del Museo archeologico nazionale;
- Palazzo Faina sede di una raccolta archeologica e del Museo Claudio Faina;
- Palazzo Comunale (XIII - XVI sec.);
- Palazzo dei Sette (XIII sec.). Ospita attività culturali;
- Pozzo di S. Patrizio (1528 – 1537)
Nei dintorni:
- Necropoli etrusca del Crocifisso del Tufo (VI sec. a.C.);
CASCATA DELL MARMORE
La Cascata delle Marmore è sicuramente e una delle visioni naturali più emozionanti e più belle d'Italia ed è una tappa fondamentale delle passeggiate nei dintorni di Terni. La Cascata delle Marmore venne realizzata dal Console Curio Dentato nel 271 a.C.; essa convoglia nel Fiume Nera le acque del Velino che un tempo ristagnavano nella sovrastante pianura di Rieti. Le sue acque discendono a precipizio per 165 metri dividendosi però in tre salti di cui il primo, che il più alto, è di circa 80 metri. La forza dell'acqua viene utilizzata da una centrale.
Descrizione ufficiale (+)