L'Agriturismo "La Loggia del Monaco" si trova in Basilicata, poco distante dalla suggestiva Acerenza Città Cattedrale, immerso in un incantevole paesaggio incontaminato, ricco di storia e bellezze naturali.
I F.lli Calitri sono lieti di accogliervi in un ambiente elegante e raffinato dove, grazie alla loro professionalita' ed esperienza, vi guideranno nella scelta di rare prelibatezze, facendovi gustare i migliori piatti della tradizione lucana.
La struttura si estende su una superficie di oltre un ettaro, dispone di due sale per la ristorazione, cinque camere finemente arredate per complessivi dodici posti letto, un ampio parcheggio e tanto verde intorno a sè......
Sono di prossima realizzazione: un'area camper attrezzata, una piscina, un parco giochi per bambini, un campo da calcetto, da tennis ed un campo bocce.
"La Loggia del Monaco" dispone di 5 camere per complessivi 12 posti letto, ubicate al primo piano della struttura.
Tutte le camere, di diverse dimensioni, sono molto confortevoli e dotate di TV e stanza da bagno indipendente.
L'ambiente giusto per godersi un soggiorno nel più completo relax.
Luoghi da visitare:
Acerenza, posta su una rupe di oltre 800 metri da cui domina la valle del Bradano, viene definita "Città Cattedrale" poichè si raccoglie intorno al suo splendido duomo, simbolo della cittadina e monumento dichiarato di interesse nazionale. La cattedrale, dedicata a S.Maria Assunta e a San Canio, fu costruita nell'undicesimo secolo sull'area di una chiesa paleocristiana, a sua volta sorta su un tempio pagano dedicato a Ercole Acheruntino. Nella cripta, realizzata sotto il presbiterio nel 1524, uno degli esempi più interessanti del Rinascimento nel Mezzogiorno d'Italia, si conserva un pregevole sarcofago dei conti Ferrillo, un'antica acquasantiera e gli affreschi cinquecenteschi attribuiti a Giovanni Todisco da Abriola.
Particolarmente interessante da visitare ad Acerenza è il caratteristico borgo antico che conserva quasi intatta la struttura medievale fatta di viuzze che si intersecano tra loro. Nel castello medievale, recentemente ristrutturato, si può visitare il Museo Diocesano, con reperti archeologici di epoca greca e romana, tra cui il busto dell'imperatore romano Giuliano l'Apostata, ed una ricca collezione di oggetti d'arte sacra. Il monastero del XV secolo ospita, invece, il Museo dei legni intagliati, una collezione di 3000 pezzi dell'artigianato contadino e pastorale.
Acerenza è stata inserita tra i "Borghi più belli d'Italia" ed è anche "Città del Vino" per la produzione dell'ottimo vino Aglianico del Vulture.
Nei dintorni di Acerenza si consiglia di visitare:
- Banzi (Km.19) - Abbazia S.Maria VIII sec.; Parco Archeologico.
- Cancellara (km.15) - Castello federiciano.
- Genzano di Lucania (km.20) - Fontana Cavallina, monumento nazionale;
Chiesa dell'Annunziata (ex Monastero Clarisse).
- Irsina (km.40) - Cattedrale di S.Maria Assunta del XIII sec. in cui è custodita la
statua marmorea di Sant'Eufemia, attribuita ad Andrea Mantegna.
- Oppido Lucano (km.14) - Santuario Madonna del Belvedere.
- Palazzo S.Gervasio (km.30) - Pinacoteca D'Errico.
- Pietragalla (km.14) - Palmenti.
- Tolve (km.33) - Santuario di S.Rocco.
- Vaglio di Basilicata (km.25) - Scavi archeologici di Serra e Rossano (V-VI sec. a.C.).
LE DOLOMITI LUCANE
(km. 48) Le bellissime Dolomiti Lucane sono caratterizzate da alte guglie le cui forme hanno suggerito nomi fantasiosi, quali l'aquila reale, l'incudine, la grande madre, la civetta.
Fanno parte di un complesso montuoso risalente a 15 milioni di anni fa.
Negli anfratti più inaccessibili delle dolomiti lucane nidificano diverse specie di uccelli, tra cui il nibbio reale, il gheppio ed il falco pellegrino.
A ridosso delle Dolomiti Lucane sorgono i suggestivi paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa, collegati tra loro da circa due anni in una maniera davvero insolita: un cavo d'acciaio sospeso tra le vette dei due paesi, che permette di effettuare e vivere il famoso VOLO DELL'ANGELO.
Un'avventura a contatto con la natura e con un paesaggio unico.
MATERA
(km.85) E' nota come la "Città dei Sassi", gli antichi rioni scavati nella roccia di tufo, dichiarati dall'Unesco nel 1993 Patrimonio dell'Umanità. Percorrendo a piedi lo straordinario scenario dei Sassi, tra vicoli, grotte, scale, palazzi signorili, ampie terrazze, si ha la sensazione di vivere in un luogo antichissimo e altamente suggestivo, tanto che registi del calibro di Pier Paolo Pasolini o Mel Gibson, hanno ambientato qui alcuni loro film.
Da visitare, inoltre, la splendida Cattedrale, il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola, il Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna, ed il MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea.
VENOSA
(km.33) Cittadina dalle antiche origini, Venosa è la patria del grande Orazio, uno dei maggiori poeti dell'epoca romana. Testimonianze storiche rilevanti si trovano visitando il Parco Archeologico, dove sono visibili le terme, le domus, il complesso episcopale ed i resti dell'anfiteatro.
Poco più in là si sviluppa il complesso della S.S. Trinità, uno tra i più interessanti monumenti dell'Italia Meridionale che ospita la tomba di Roberto il Guiscardo.
Nelle vicinanze si trovano le Catacombe ebraico-cristiane, articolate in vari nuclei di notevole interesse storico e archeologico. Il centro della cittadina è dominato dalla imponente presenza del Castello Pirro del Balzo.
Venosa è "Città del Vino", per la produzione dell'Aglianico Doc ed è annoverta tra i "Borghi più belli d'Italia".
I CASTELLI FEDERICIANI DI LAGOPESOLE E MELFI
(km. 29) Il castello di Lagopesole è attribuito a Federico II di Svevia e fu costruito probabilmente fra il 1242 ed il 1250 (sebbene altri ritengano che risalga all'epoca normamna, o ancor prima a quella saracena). Una peculiarità che contraddistingue questo castello da tutti gli altri attribuiti a Federico II è la presenza, al suo interno, di una chiesa vera e propria in un austero stile romanico, che i restauri effettuati negli ultimi anni del XX secolo hanno portato alla luce e consegnato ai posteri nel suo originario splendore. Nell'Ottocento il castello fu rifugio dei briganti, capeggiati da Carmine Crocco, che il 7 aprile 1861 lo occupò con altri 400 briganti. Oggi il castello ospita numerose attività culturali e dal 2000 accoglie l'Antiquarium realizzato con i materiali medievali rinvenuti durante le campagne di scavo effettuate nel cortile minore.
(km. 52) Il castello di Melfi, invece, fu costruito dai normanni ed ampliato da Federico II di Svevia che quivi emanò le famose Costituzioni.
Carlo I d'Angiò vi aggiunse poi alcune torri, quindi i Caracciolo e poi i Doria lasciarono la loro impronta. All'interno del castello si può visitare il Museo Archeologico Nazionale del Vulture Melfese, che conserva una ricca collezione di reperti rinvenuti nell'area del Vulture ed uno stupendo sarcofago del II sec. d.C.
Descrizione ufficiale (+)