In mezzo alla campagna che circonda Todi si trova la tenuta di Asprolisette
Ex Convento del 1500 trasformato in prestigiosa villa,con ambienti eleganti e confortevoli, nei quali gli ospiti si sentiranno a casa propria.
Ciascuna delle 7 stanze è unica nello stile e nell'arredamento. Ricchi tessuti coprono le testate dei letti creando un effetto a baldacchino.
La casa contiene antiche e graziose opere d'arte che si intonano bene con i muri in pietra, gli antichi mattoni e le travi dei soffitti.
Un elegante soggiorno. In un angolo ci sono bianchi divani che circondano un enorme camino.
Una piscina fra gli alberi costituisce un fresco posto per rilassarsi.
A 8 km da Todi, immersa nel verde delle colline umbre, si trova questa incantevole "residenza di campagna". Convento di suore nel '500 (all'archivio storico di Todi e' conservata la bolla papale con cui PaoloV faceva lascito di una "pertinenza di campagna") e poi trasformato in azienda agricola, l'edificio e' stato completamente ristrutturato nel 1992. Potete raggiungerci cosi :
Aereoporto: Fiumicino - ROMA -Perugia S. Egidio.
Autostrada: A1 Roma-Milano(uscita Orte), proseguire lungo il raccordo autostradale Orte-Terni, uscire allo svincolo per la E45 Perugia-Cesena, proseguire fino all'uscita Todi S. Damiano.
Autostrada: A1 Milano-Roma, uscire al casello della Val di Chiana e prendere il raccordo Bettolle-Perugia, proseguire fino a Perugia e poi prendere la E45 in direzione Terni proseguire fino a trovare Todi,uscire a Todi S.Damiano
Treno: Linea Roma-Ancona, scendere alla stazione di Terni e prendere il treno per Todi (Ferrovia Centrale Umbra). Linea Roma-Firenze, scendere a Orte e prendere coincidenza per Terni, scendere alla stazione di Terni e prendere il treno per Todi (Ferrovia Centrale Umbra).
Molte sono le cose da vedere in Umbria ,regione ricca di storia e di cultura . La nostra posizione geografica è l'ideale per visitarla tutta, trovandosi a 30/35 km dalle piu importanti mete turistico-culturali.
A Todi, Cuore civico e religioso della città è Piazza del Popolo dove vi prospettano oltre al Duomo in forme romaniche, il merlato Palazzo dei Priori e la severa mole gotica del Palazzo del Popolo con portico collegato da una scala esterna al Palazzo del Capitano, dove è alloggiata la Pinacoteca civica. Al culmine della gradinata di Piazza della Repubblica sorge la Chiesa di S. Fortunato dove è sepolto il poeta francescano Jacopone da Todi. Fuori della cerchia medievale sorge S. Maria della Consolazione, chiesa con impianto a croce greca, su progetto del Bramante.
A Montecastello di Vibio, piccolo centro d'impianto tardo-medievale. Gioiello del paese è il Teatro della Concordia, considerato il teatro più piccolo del mondo. La struttura, interamente in legno ospita 99 posti e merita una visita sia per la bellezza architettonica che per gli affreschi di Luigi Agretti.
A San Venanzo sono raccolti reperti di numerosi minerali e della rarissima venanzite, una dura roccia basaltica,unica la mondo per alcune sue caratteristiche chimico-petrografiche. Prende il nome dall'abitato di San Venanzo ed è famosa in quanto unica nel suo genere. La zona ora è posta sotto tutela da leggi regionali ma è facilmente visitabile in quanto da poco è stato predisposto un percorso didattico che consente di visitare i luoghi più interessanti. Il Museo vulcanologico di San Venanzo (aperto spesso solo su appuntamento) può essere un ulteriore motivo di intrattenimento per approfondire la materia.
Deruta è uno dei centri principali per la produzione di ceramica dipinta in Italia e questa è la ragione principale per visitare questa città affascinante della provincia di Perugia. Inoltre, ci sono una bella chiesa gotica e un museo d'arte che ospita un affresco del Perugino. Il museo della maiolica è eccellente e ci sono naturalmente un numero considerevole di negozi di ceramica. Occorre notare che alcuni dei più grandi negozi si trovano fuori e a sud della città. I manufatti di Deruta sono dipinti a mano, di alta qualità e prodotti in molte piccole fabbriche e case. La maiolica di Deruta non viene prodotta in grandi quantità.
Perugia, è una della più belle città della nostra regione. La città alta, racchiusa entro la cerchia di impianto etrusco, mostra il plastico connubio tra il colle e il disegno della città. Gli assi principali sono: la direttrice nord-sud (Corso Vannucci), vera spina dorsale del disegno urbano, e il tracciato a questo ortogonale, costituito dalla Via dei Priori, strada regale di grande importanza urbanistica. Fulcro artistico della città è Piazza IV Novembre, dove si fronteggiano la Cattedrale, la quattrocentesca Loggia di Fortebraccio e il Palazzo dei Priori, Fontana Maggiore. All'interno del palazzo dei Priori è la Galleria Nazionale dell'Umbria (la più importante raccolta museale della regione), la Sala del Collegio della mercanzia e il Collegio del Cambio. Numerose le chiese, gli edifici, i musei meritevoli di visita: ogni scorcio della città entro le mura racconta la maestria medievale e rinascimentale del modellare l'ambiente urbano.
Spoleto, Posto sul colle S.Elia alle falde del Monteluco, presso le rive del torrente Tessino, al margine inferiore della Valle Umbra, Spoleto è un antichissimo centro abitato fin dalla preistoria. Le prime testimonianze indicano che Spoleto fu abitata almeno dal VII secolo a.C. dagli Umbri, come attestano antiche tombe risalenti all'età del ferro.Ci sono molte cose da vedere a Spoleto, citta` di 2500 anni di storia. Dall'eta` romana al medioevo, dal rinascimento all'ottocento, Spoleto offre una ricchezza artistica e architettonica come poche altre citta` in Italia. Ecco un cenno ai principali monumenti. Piazza del Duomo, nella parte alta della citta`, una delle piu` spettacolari piazze d'Italia. La Cattedrale di S. Maria Assunta, edificio romanico, fu iniziato intorno al 1175. E` una costruzione composita. Infatti, L'attuale facciata fu terminata nel 1200, il campanile e` del XII secolo, mentre il portico fu aggiunto nel 1491-1504. La Rocca Albornoziana, visibile anche da decine di km di distanza, fu costruita dall'anno 1359, ed e` un possente edificio romanico, perfettamente conservato. Il Ponte delle Torri. E` un ponte romanico costruito nel Duecento, lungo 236 metri ed alto 90, che fungeva da acquedotto e da strada di collegamento. Altri importanti monumenti e chiese da vedere sono: il Teatro Romano, la Chiesa di San Gregorio, la Basilica di San Salvatore, il Monastero di San Ponziano, la Chiesa di San Pietro.
Orvieto,antica città di origine etrusca, conserva importanti testimonianze: la Necropoli del Crocifisso del VI sec. a.C., dove sono tutt'oggi visibili e in ottimo stato di conservazione tombe a camera nel cui interno sono stati ritrovati ricchi corredi funebri. Cuore della città è Piazza della Repubblica, dove vi prospettano Il Palazzo Comunale (di origine medievale e rifatto nel '500) e la Chiesa di S. Andrea affiancata dalla insolita torre dodecagonale. La silenziosa Piazza del Duomo accoglie un capolavoro dell'arte gotica italiana, il Duomo di Orvieto, eretto su probabile disegno di Arnolfo di Cambio e completato dal Maitani. Sulla stessa piazza è il Palazzo Soliano che ospita il Museo dell'Opera del Duomo con opere di Simone Martini, Andrea Pisano. Sulla Piazza del Popolo vi prospetta il grandioso Palazzo del Popolo eretto in forme romanico-gotiche. Meritevole di visita è anche la Chiesa di S. Domenico che accoglie all'interno il pregevole monumento al cardinale Braye.
Gubbio offre un vasto numero di chiese e monumenti da poter visitare ed ammirare.
Sarebbe impossibile poterli enumerare e descrivere tutti in questa sede.
Intendiamo, tuttavia, fornirti una breve guida per una visita "alternativa" della città. Il Palazzo dei consoli Sorge sulla panoramica piazza pensile della Signoria (Piazza Grande) ed è uno dei palazzi medievali più belli d'Italia. Si tratta di una realizzazione d'importanza mondiale in quanto il suo stile (romanico con elementi gotici) anticipa, in un certo senso, le concezioni spaziali e formali proprie del periodo rinascimentale. Le Tavole Iguvine (da Ikuvium, antico nome di Gubbio), costituiscono il più grande documento di tutta l'antichità classica sotto il profilo storico, linguistico e religioso, oltre che essere reperto archeologico di notevole importanza. Si tratta di sette tavole bronzee, rettangolari, di svariate dimensioni, incise sulle due facce (tranne la III e la IV). Esse riportano un testo rituale nella lingua degli Antichi Umbri, anche se la grafia risulta essere in parte etrusca ed in parte latina. Le Tavole sono note sin dal Rinascimento e soprattutto dall'Ottocento in poi divengono oggetto di studio per storici e linguisti di fama mondiale. Museo Diocesano di Gubbio: Mirabile raccolta d'arte che ripercorre la storia bimillenaria di tutta la Diocesi eugubina, gia` viva nei primissimi secoli dell’Era Cristiana. La sezione archeologica offre testimonanzie di epoca romana ed altomedievale, mentre nelle sale attigue sono ospitati esempi di pittura e scultura del ‘200 e ’300 tra cui spiccano la splendide tavole dipinte dall’eugubino Mello.Consigliamo inoltre:il Palazzo Ducale, il teatro Romano e il Mausoleo Romano edificio a pianta circolare dalle misteriose origini.
Assisi Città santuario-museo tipicamente medievale. Il suo nome deriva dal romano «Asisium» e dal medievale «Ascesi». Antichissimo centro umbro dominato via via dagli Etruschi, dai Romani, dai Longobardi. Libero Comune ghibellino, fu sconvolto da lotte intestine e da guerre, specie contro Perugia. Vi dimorò a più riprese il Barbarossa; fu saccheggiata dal Valentino. L'avvenimento centrale di tutta la sua storia fu la vita di San Francesco (1182-1226) e la travagliata affermazione del Francescanesimo. Da vedere ad Assisi: Del periodo romano. Il Tempio di Minerva, trasformato in chiesa cristiana; la Cisterna, che è di fianco al Duomo; i ruderi del Foro, del Teatro e dell'Anfiteatro. Del periodo medievale. Tutto il grandioso complesso francescano, iniziato nel 1228 da Frate Elia e formato dalle due Basiliche sovrapposte e dal Sacro Convento. Altri edifici monumentali. La Cattedrale di San Rufino; la chiesa gotica di Santa Chiara, consacrata nel 1265; l'Oratorio dei pellegrini; il Palazzo del Capitano del popolo; l'Oratorio di San Francesco Piccolino; la Rocca Maggiore, costruita nel 1367 sui resti di una fortezza medievale, la tomba di San Francesco, gli straordinari affreschi di Giotto, Cimabue, Simone Martini, Lorenzetti. Il Sacro Convento, con il Tesoro della Basilica, i chiostri, la grandiosa Biblioteca, l'immenso Refettorio. Il Museo Civico, allestito nella cripta dei priori, con opere locali dall'ottavo al sedicesimo secolo.
Carsulae, scoperta nel XVI secolo, sorse dopo l’apertura della Via Flaminia e acquisì sempre più importanza durante l’impero, a partire dal I secolo a. C. fino al III d. C. La città è conosciuta non solo dai monumenti, ma anche dalla menzione che della città hanno fatto Plinio il Giovane (Ep. I, 4) e Tacito (Hist. III, 60), celebrando la salubrità e la fertilità del suo territorio. E’ da ricordare che Carsulae si sviluppò come statio della Flaminia nei pressi delle sorgenti di San Gemini, apprezzate anche dagli antichi. Carsulae, che sorge a 500 m s.l.m., non era cinta da mura e la sua estensione era segnata da limiti naturali. Visitando l’area archeologica si possono ammirare: il cardo maximus (la Via Flaminia) con l’originale pavimentazione in pietra, l’arco di S. Damiano realizzato in blocchi di travertino e costituente l’ingresso settentrionale della città, monumenti funerari al di fuori dell’abitato, il foro circondato da resti di edifici pubblici, un grande arco quadriforme all’ingresso del foro, due templi gemini la cui costruzione ospitava delle tabernae, imponenti resti di un anfiteatro, il teatro di cui rimane gran parte della struttura muraria, la basilica, resti di un edificio termale e di cisterne. Da notare è, inoltre, la chiesa di S. Damiano, edificio medievale realizzato su resti di una costruzione romana attestante la frequentazione tarda dell’area.
La Cascata delle Marmore, con la sua stupefacente bellezza, appare come una scrosciante colonna d'acqua che si distribuisce su tre salti coprendo un dislivello di 165 metri, lo scenario mozzafiato che si presenta agli occhi del visitatore è il frutto di oltre duemila anni di lavoro da parte dell'uomo. La sua storia ha inizio nel 271 a.C., quando il Console Curio Dentato intraprese un'opera di bonifica della pianura reatina, facendo realizzare un canale di oltre due chilometri terminante sul ciglio della rupe di Marmore. Affermatasi, nel corso dei secoli, come uno dei fenomeni più grandiosi della natura, la spumeggiante caduta di acqua assunse un ruolo di protagonista nell'arte e nella letteratura, divenendo meta di molti intellettuali. Oggi il Parco della Cascata accoglie il visitatore nel profondo delle sue acque e lo conduce, attraverso quattro sentieri escursionistici, alla scoperta di rocce e grotte che ne caratterizzano la geologia.
Lago di Piediluco, piccolo specchio d'acqua adagiato tra le colline umbre, confina con la regione Lazio, il Lago di Piediluco si trova a 13 Km. da Terni. Il paese si snoda lungo le sponde del lago ed è dominato dal monte sulla cui sommità sorge la Rocca, fatta costruire dal cardinale spagnolo Albornoz nel 1364.
All'interno dell'abitato, lungo il Corso Umberto I troviamo la Chiesa di San Francesco, della fine del XIII secolo, di stile gotico, con ampia facciata su cui si aprono due portali. All'interno affreschi del 500. Di fronte al paese, sull'altra sponda del lago, il Monte Caperno. È possibile anche effettuare piacevolissime gite con le tradizionali barche a remi del posto, nonchè escursioni con un battello ecologico con il quale, uscendo dal lago, è possibile risalire il corso del fiume Velino, in un ambiente naturale di incomparabile bellezza.
Lago Trasimeno, Il territorio del comprensorio turistico è collocato nell’area nord-occidentale dell’Umbria, al confine con la Toscana. Accanto a gioielli architettonici di epoca romana, medievale e rinascimentale, conserva tracce di una storia antica e travagliata, dove i castelli, le rocche, le chiese e le abbazie impreziosiscono i capolavori d’arte lasciati da maestri della pittura come il Perugino o il Pomarancio.
Il grande specchio d’acqua del lago si colloca in un ampio bacino aperto ad ovest verso la Valdichiana e dagli altri lati racchiuso da un anfiteatro di dolci colline che si alternano a zone pianeggianti lungo le sue sponde.
A due passi dall'Umbria ,lungo la strada che porta ad Orvieto ,addentrandosi nel Lazio potete visitare un luogo di sicuro interesse : Civita di bagnoregio. La più bella definizione di Civita di bagnoregio è del suo figlio Bonaventura Tecchi: "la città che muore" . Ai confini con l'Umbria, Civita di Bagnoregio è conosciuta come "La città che muore" a causa dell'erosione e dei lenti franamenti della roccia di tufo su cui nacque il villaggio. Collegata alla terra ferma da un ponte, nel borgo rimane la chiesa romanica di S. Donato, i palazzi rinascimentali dei Colesanti e degli Alemanni. Ottime le taverne in cui si possono gustare bruschette e altro accompagnate da una buona selezione di vini. Si raggiunge percorrendo la strada statale Cassia fino a Montefiascone per voltare in direzione di Orvieto, oppure con l'autostrada A1 uscendo al casello di Orvieto. Bagnoregio è situata a mezza strada tra Orvieto e il lago di Bolsena.
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