Il casale è stato restaurato in armonia con la tradizione, senza rinunciare però a numerosi comfort. Il risultato è un angolo di paradiso che dispone di ampie camere, di cui una per portatori di handicap.
Ogni stanza è dotata di tv al plasma, frigobar, doccia o vasca idromassaggio.
Inoltre è disponibile un lussuoso appartamento provvisto di camera doppia, divano letto, cucina, sala con caminetto e vasca ad idromassaggio.
... Dal recupero di un antico podere, sorge la meravigliosa residenza immersa nella campagna toscana. La villa gode di una posizione invidiabile poiché situata al centro di un itinerario turistico quasi obbligato che si snoda dalle vicine Pienza e Montepulciano fino a Cortona e Castiglione del Lago, fondendosi con i profumi e i sapori delle Strade del Vino Nobile. Sono vicini anche i conosciuti centri termali di Rapolano e Chianciano Terme e città d'arte come Siena, Arezzo e Perugia.
Il maestoso podere in mattoni domina dall'alto di un poggio una vallata di vigneti al termine della quale sorgono come fari le torri e i campanili del borgo poliziano. Inoltre esso è circondato da vigneti e macchie boschive e ciò permette veramente all'ospite di appropriarsi della serenità che questo luogo trasmette.
Il casale è stato restaurato in armonia con la tradizione, senza rinunciare però a numerosi comfort.
Il risultato è un angolo di paradiso che dispone di sette ampie camere con aria condizionata, di cui una per portatori di handicap, e un appartamento. La colazione sarà servita in un luminoso e confortevole salone, all'interno del quale, a richiesta, si potranno gustare le famose specialità gastronomiche toscane; grazie all'accordo raggiunto con i ristoranti della zona questo servizio sarà fornito a prezzi modici. Inoltre, in questo ampio spazio sarà possibile, nei mesi più rigidi, rilassarsi con un buon libro e un bicchiere di vino.
La struttura, infine, è dotata di una grande piscina con attigua vasca idromassaggio, barbecue ed accesso internet.
Il casale è stato restaurato in armonia con la tradizione, senza rinunciare però a numerosi comfort. Il risultato è un angolo di paradiso che dispone di ampie camere, di cui una per portatori di handicap.
# Camera "VERDE" (Doccia + Divano Letto);
# Camera "ROSSA" (Doccia);
# Camera "ARANCIO" (Idromassaggio + Poltrona Letto);
# Camera "BLU (Doccia)";
# Camera "AZZURRA" Idromassaggio);
# Camera "GIALLA" (Idromassaggio + Poltroncina Letto);
# Camera "VIOLA" (per disabili).
Ogni stanza è dotata di tv al plasma, frigobar, doccia o vasca idromassaggio.
Inoltre è disponibile un lussuoso appartamento provvisto di camera doppia, divano letto, cucina, sala con caminetto e vasca ad idromassaggio.
L'agriturismo gode di una posizione di confine tra due delle più belle regioni italiane: Umbria e Toscana.
In più essa si affaccia su una bassa pianura che prosegue a sud sino in territorio senese, contornata ad ovest da rilievi collinari: la Valdichiana.
Essa è interamente solcata dal Canale Maestro della Chiana, costruito fra il Cinquecento e il Settecento per bonificare la pianura impaludatasi durante il Medio Evo.
Queste caratteristiche morfologiche hanno chiaramente marcato l'aspetto urbanistico della vallata, che vede tutti i maggiori centri adagiati sulle alture laterali.
Il paesaggio tipico ai lati della collina toscana, con oliveti, vigneti e sparse case mezzadrili assume nella parte centrale le caratteristiche tipiche di una terra bonificata.
La Valdichiana è da sempre un passaggio obbligato delle più importanti vie di comunicazione fra il nord e il sud della penisola.
Grazie a questa posizione geografica ideale, dal nostro agriturismo si possono raggiungere con facilità Siena, la città del Palio, Arezzo, dove si possono ammirare i meravigliosi dipinti di Piero della Francesca, Perugia e Assisi.
Da evidenziare è anche la vicinanza a Chianciano, rinomato per le cure termali per il fegato, Rapolano, per chi soffre di dolori artritici e, infine, S. Albino famoso per le sue cure di bellezza.
Per quanto riguarda invece le località che hanno fatto la storia della nostra terra e che costituiscono la testimonianza del nostro passato vale la pena di citare Montepulciano, Pienza, Cortona, Castiglion del Lago, Bagno Vignoni, Bagni San Filippo.
Infine sono possibili escursioni verso le più famose località del centro Italia: Siena, Pisa, Assisi, Todi, l' Abbazia di Sant'Antimo, Orvieto e S. Gimignano.
Tali cittadine sono raggiungibili nell'arco di una giornata e costituiscono solo pochi esempi di ciò che si può visitare.
Montepulciano
La splendida cittadina, che per le sue vestigia artistiche e architettoniche è stata chiamata la Perla del '500, conserva intatta la sua bellezza. Salendo i ripidi vicoli, il visitatore scoprirà bellissimi Palazzi e Chiese dove i massimi architetti del Rinascimento trasfusero la loro arte impareggiabile. Da vedere la splendida Piazza Grande, con il Duomo dalla facciata incompleta e il Palazzo Comunale; tutto intorno palazzi rinascimentali.
Nella valle sottostante il paese, in un panorama indimenticabile, risalta la mole elegante del Tempio di San Biagio.
Montepulciano è anche un centro dalla vivacissima attività culturale: tra le manifestazioni più note il Cantiere Internazionale d'Arte e la rappresentazione popolare del Bruscello. Durante l'estate poi si tiene una manifestazione dal carattere medioevale il Bravìo delle Botti. Durante questa particolare gara ogni contrada si sfida in una rocambolesca corsa verso il punto più alto del paese rotolando delle piccole botti. Montepulciano è inoltre nota come centro vinicolo. Tutt'intorno alla collina su cui si erge, infatti, si estendono antichi e floridi vigneti. All'interno del paese si possono ritrovare le enoteche dei più pregiati e famosi produttori, ma anche delle piccole e caratteristiche realtà.
Pienza
In origine Castello di Corsignano, Pienza prese il nome attuale in onore del Papa Pio II Piccolomini, che ne avviò, nella seconda metà del '400 la ristrutturazione con la quale si tendeva a concretizzare l'immagine utopica di città ideale.
Tutto il borgo è un piccolo gioiello da vedere, ma in particolare bisogna soffermarsi sul Duomo, che raccoglie opere di Giovanni di Paolo, Matteo di Giovanni del Vecchietta, di Sano di Pietro; vi è anche un altare marmoreo attribuito al Rossellino, l'architetto che ebbe da Papa Pio II l'incarico di ridisegnare la città.
Adiacente al Duomo è il Museo Diocesano, dov'è possibile ammirare opere della scuola del Sodoma e di Sano di Pietro, arazzi fiamminghi del '400 e '500. A pochi metri è invece il bellissimo Palazzo Piccolomini, edificato su disegno del Bronzino e del Beccafumi. A valle del paese si sviluppa il paesaggio incantevole del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia, con calanchi, campi ondulati e le famose balze cretacee.
Cortona
Le informazioni storiche su questa cittadina sono molteplici ma imprecise e talvolta contraddittorie. Sulla sua nascita comunque aleggiano suggestive leggende. Si narra che sia stato il figlio di Noè, Crano, a darle vita. Ciò spiegherebbe il nome degli abitanti della zona , chiamati al tempo Imbri o volgarmente Umbri, proprio perché discendenti di Noè che fu salvato dalle acque "ab imbribus". Dalla discendenza di Crano nacque Dardano che, fuggito in Grecia, fondò Troia. Secondo Virgilio la sua stirpe di ritorno in Italia, sarebbe approdata nel Lazio e avrebbe fondato Roma.
Da Cortona quindi discenderebbero sia Troia che Roma. La storiografia moderna sembra comunque avallare l'ipotesi che Cortona sia stata una città in origine Umbra poi conquistata e portata allo splendore dagli Etruschi. La sua potenza è testimoniata dalla lunghezza del perimetro delle sue mura e dai reperti trovati nelle tombe dei suoi Principes i quali mostrano un'attività artistica fiorente e il fatto che Cortona battesse una propria moneta.
Visitare Cortona significa letteralmente fare un tuffo nel passato. Infatti sono presenti e in ottimo stato esempi della casa-torre del Medioevo o del 1300 (Via Ghibellina e Iannelli), numerosi conventi per lo più adiacenti alle Chiese e antichi Palazzi che dal XI secolo in poi divennero segno di potere per l'aristocrazia cittadina. E' impossibile poi non parlare delle cosiddette case della comunità quali il Palazzo del Consiglio Comunale, del Capitano del Popolo e l'ottocentesco Teatro Signorelli che ornano la piazza principale. Infine vale la pena citare le più belle Chiese quella di S. Francesco, il Duomo, Santa Maria delle Grazie al Calcinaio (ai piedi della cittadina) e l'incantevole Santuario di S. Margherita, non molto lontano dalla quale si erge l'antica Fortezza del Girifalco.
Arezzo
Il ritrovamento del cranio dell'Olmo (teschio umano risalente a 50.000 anni fa) testimonia che il territorio aretino è stato abitato sin da tempi remoti. Arretium, il nome della città, di significato e origine incerta, è considerato di origine etrusca ed è più volte citato da autori latini e greci. Durante l'epoca etrusca la città era una delle 12 lucomonie confederate dell'Etruria e occupava un territorio oggi costituito dell'area geografica della provincia aretina. In questo periodo la città conosce un forte sviluppo che si arresta in epoca romana. La diffusione del Cristianesimo poi crea contrasti e porta il centro religioso fuori dalle mura (Pionta). Questa divisione tra città e polo religioso sarà appianata nell'epoca del Comune durante la quale essa vede un periodo di sviluppo economico, culturale e artistico acquistando una fisionomia che conserva ancora oggi. Vengono costituite case signorili, torri. Viene sistemata la platea communis l'odierna Piazza Grande e si edificano i più importanti edifici civili e religiosi: la Pieve di S. Maria, il Duomo, S.Domenico, S. Francesco, il Palazzo del Comune e dei Priori.
Oggi Arezzo è conosciuta anche come la città dell'oro grazie alla fiorente industria orafa esplosa accanto a quella tradizionale negli anni '50 e '60 .
# Pieve di S. Maria Originariamente creata tra il IX e il XI secolo, fu ricostruita e ristrutturata nel XII e XII secolo. Essa costituisce il monumento più suggestivo del Medioevo aretino. Oltre alla facciata molto originale, essa vanta un'altrettanto particolare campanile, detto "delle Cento Buche" per le tante bifore. Da ammirare è poi il bassorilievo di uno sconosciuto artista duecentesco presente nell'archinvolto e rappresentante i dodici mesi dell'anno resi attraverso le attività peculiari di ogni mensilità. L'abside e il fianco sud sono rifacimenti ottocenteschi.
# Piazza Grande Un tempo usata come mercato fuori dalle mura, questa piazza venne sistemata nel '200 dopo la costruzione della sesta cinta muraria. Considerata una delle più belle piazze italiane, essa ha una forma trapezioidale con un dislivello di quasi 10 metri. A ovest si erge accanto all'abside della Pive di S. Maria, il Palazzo del Tribunale a lato del quale si può ammirare uno dei capolavori dell'architettura rinascimentale aretina, il Palazzo della Fraternita dei Laici. Questo lato della piazza conserva ancora un carattere romanico nonostante sia stato restaurato pesantemente durante l'800. A lato sud si può ammirare il quattrocentesco Palazzo Còfani-Brizzolari, mentre su tutto il lato est si estendono caratteristiche case medievali e duecentesche. A nord infine è presente il bellissimo Palazzo delle Logge costituito nel '500 a chiusura della piazza. Precedentemente questo spazio era occupato da due edifici ( Palazzo della Torre Rossa e del Capitano del Popolo) abbattuti da Cosimo I dei Medici. In Piazza Grande ogni prima domenica del mese (e il sabato precedente) si tiene la Fiera Antiquaria. Questa manifestazione è la terza per importanza e numero di visitatori in Europa. Due volte l' anno ( 1° domenica di Settembre e in notturna ultima domenica di Giugno), inoltre, sempre in questa piazza, è possibile assistere alla Giostra del Saracino una rappresentazione di carattere medievale riportata in vita negli anni '30.
# Duomo Giungendo alla città la cuspide del campanile di questo imponente Duomo svetta incontrastata sulle mura e le torri. I lavori ebbero inizio nel duecento e furono poi ripresi nei primi anni del trecento. La sua costruzione fu possibile anche grazie ad un cospicuo lascito da parte di Papa Gregorio X e fu intrapresa quando il polo religioso fu riannesso all'interno delle mura cittadine lasciando la zona del Pionta. Nei secoli successivi tuttavia il Duomo è stato modificato e ci sono state delle aggiunte all'interno.
COSA FARE
Ammirando nelle diverse stagioni la fioritura dei girasoli, la vendemmia e la mietitura, ci si può concedere una passeggiata a piedi o in bicicletta. L'agriturismo è immerso nei vigneti di nostra proprietà e qui durante i mesi di Settembre è Ottobre fervono i lavori della vendemmia.
Noi produciamo infatti i nostri vini, secondo metodi tradizionali e nel completo rispetto della natura.
Sarà possibile seguire quest'antica pratica e godere di tutto il suo fascino, non ultimo, infine sarà possibile assaggiare i nostri prodotti.
Tutt'intorno poi, ci sono macchie boschive incontaminate tutte da esplorare. Per gli amanti della natura quindi sono possibili attività come il trekking, la mountain-bike e il birdwatching. Per chi invece cerca qualcosa di più avventuroso a qualche chilometro dalla nostra struttura c'è un avioclub che propone entusiasmanti planate sulla nostra valle.
Chi invece si propone una vacanza all'insegna del riposo potrà godere della nostra bellissima piscina o degli effetti benefici delle vicine terme ( S. Albino, Chianciano) e piscine termali (Bagni S. Filippo e Bagno Vignoni).
Chi visita la Toscana probabilmente saprà che questa terra ha una tradizione vinicola antichissima. Il visitatore scoprirà ben presto che il vino è un po' il leitmotiv, l'attività intorno alla quale la vita della nostra campagna si muove. Il mondo del vino in Toscana ha subito, rispetto ad altre regioni italiane, numerosi sconvoglimenti negli ultimi trent'anni. Il Chianti è stato per generazioni il vino riconosciuto a livello internazionale come il vino italiano. Era molto famoso sin dal diciassettesimo secolo e nel 1716 il Granduca di Toscana istituì precisi limiti alla zona del Chianti, poiché questo veniva sfacciatamente copiato in altre parti d'Italia. Dagli anni sessanta questo vino però, pur essendo ambasciatore dell' Italia all'estero con il suo caratteristico fiasco dalla base in paglia, si dimostrò incline a diventare insipido e secco.
Solo pochi precursori capirono che il vino toscano aveva tutte le carte in regola per ribaltare la situazione. Il Chianti possiede comunque delle ottime qualità che potenzialmente possono essere sfruttate in terreni favorevoli come quello di Montalcino, Montepulciano e Carmignano.
Oggigiorno l'invasione di varietà internazionali sta cedendo il passo ad un diffuso orgoglio per tutto ciò che è toscano. Sostituendo i cloni delle qualità ritenute inferiori, il Sangiovese si sta facendo spazio come un vitigno dalle enormi potenzialità e sebbene le produzioni di Cabernet Sauvignon e Chardonnay possano essere ritenute tra le migliori, non esiste al mondo un rivale degno del Sangiovese toscano.
Il Vino Nobile di Montepulciano proviene dai vigneti delle colline della Val d'Orcia e della Valdichiana. Questo vino è di antica origine tanto che già nel XVII secolo era conosciuto e considerato la bevanda favorita dei nobili e dei signori e da qui ne deriva il nome. Oggi, pur essendo accessibile per tutti, questo vino ha conservato il suo prestigio e il suo spirito nobile . Dal 1989 il Nobile è diventato a Denominazione di Origine Controllata e Garantita; negli ultimi quindici anni infatti il patrimonio vinicolo di Montepulciano è stato esaltato e protetto in modo da rendere il Vino Nobile uno dei più prestigiosi vini italiani. La sua composizione è prescritta dalla legge e prevede un 80 % di Sangiovese (nelle nostre terre esso è sostituito da un clone autoctono il Prugnolo Gentile), dal Canaiolo Nero ( 10-20%) e da altri vini della zona sempre previsti dalla legge. Esso viene lasciato in botti di rovere per circa due anni e si presta ad essere invecchiato. E' di colore di colore granato più o meno intenso, con riflessi arancione dovuti all'invecchiamento. L' odore delicato di mammola è più o meno intenso, al gusto risulta asciutto e leggermente tannico. La gradazione alcolica minima è di 12,5°. Il suo sapore piuttosto deciso e persistente fa si che debba essere accostato a piatti dal sapore definito, come la cacciagione la selvaggina formaggi stagionati.
Nei mesi estivi vengono organizzati numerosissimi tours culturali o gastronomici alla volta dei limitrofi borghi medievali, cantine e frantoi.
Per di più per chi volesse scoprire le nostre prestigiose carni chianine è disponibile il barbecue per succulente grigliate.
La Chianina è una delle più antiche razze bovine d'Italia. Deve il proprio nome alla zona di allevamento: la Valdichiana. Tra le ipotesi sulla sua origine sembra avvalorata quella che la vede come razza autoctona o quanto meno esistente da tempo immemore. Questa razza è conosciuta ed apprezzata fin dall' antichità: gli Etruschi e i Romani usavano bovini bianchi e grandi, probabilmente i progenitori degli attuali bovini della Valdichiana, nei cortei trionfali e per i loro sacrifici agli Dei. La Chianina è stata sempre ammirata per la sua bellezza e vivacità di temperamento. In Valdichiana la presenza di allevamenti bovini è legata anche alle operazioni di bonifica e risanamento della valle del diciottesimo e diciannovesimo secolo.
A pochi chilometri di distanza ci sono poi pub teatri e cinema.
Anche nei mesi più freddi non ci si può annoiare, sarà possibile, infatti, rilassarsi nell'ampia sala comune con un buon libro e un bicchiere di vino o fare delle divertenti escursioni alla volta delle località montane.
Il Monte Amiata infatti dista un'ora di macchina dall'agriturismo.
Descrizione ufficiale (+)