All'interno del centro storico di Rocchetta Nervina, a pochi chilometri da Dolceacqua e Apricale, tra le vecchie case in pietra e le verdissime piante di glicine e gelsomino, abbiamo creato un'oasi di pace e ristoro, in cui gli unici rumori in estate sono le cicale e lo scorrere dei torrenti Oggia e Barbaira.
Due accoglienti camere, rilassanti e fresche vi aspettano al secondo piano di un vecchio edificio seicentesco con le volte a botte e le pietre a vista.
Un ambiente delizioso per trascorrere i vostri momenti di relax e di lontananza dal traffico quotidiano, anche solo per leggere un libro o soffermarvi e farvi coccolare sui nostri letti da favola.
Noi ci abbiamo messo tutto il cuore e le nostre capacit� per creare un'atmosfera particolare, magica, nuova, per tutti coloro che desiderano riposarsi e rigenerarsi nel verde e nelle limpidissime conche di acqua del torrente Barbaira.
Camera Stecadò:
La stanza “Stecadò”, lavanda in dialetto rocchettino, è piccina (circa 11 mq) ma estremamente rilassante. E' interamente dipinta in tinte lavanda e crea un ambiente piccolo e intimo, avvolgente come le lenzuola di lino ricamate a mano fresche di bucato. La sua particolarità è di avere una finestra di colore blu che dà direttamente sulla bellissima piazzetta degli Ulivi. Il materasso, per il vostro maggiore confort, è in lattice Memory Foam, nuovissimo materiale traspirante che permette il più totale rilassamento del corpo grazie al potere di accompagnarlo nelle sue forme, rendendo quindi il riposo assolutamente perfetto.
Tutti i particolari della camera sono stati curati con grande attenzione. Così anche i tessuti sono stati frutto di una lunga ricerca per far sì che potessero aiutare a rendere l'atmosfera impalpabile e leggera.
Camera Menta:
La stanza Menta è invece dipinta in delicate sfumature verdi. Il letto d’epoca in ferro battuto e i tessuti color porpora arricchiscono l’ambiente e rendono l’atmosfera elegante e intrigante. La camera è più ampia rispetto alla sua gemella e può ospitare un letto in più (circa 16 mq). Il materasso e i cuscini sono in lattice Memory Foam per assicurarvi un riposo e un relax assoluti.
Il bagno della camera Menta e quello della camera Stecadò sono gemelli. Comprendono il lavandino, il wc e una doccia spaziosa. La biancheria da bagno è compresa.
Nella stanza troneggia un antico armadio ottocentesco di artigianato locale e una vecchia macchina da cucire Singer. L'ambiente è semplice e la camera spaziosa.
Casa del Buco:
“La casa del buco” è un mini appartamento costituito da un simpatico angolo cottura (gas, frigo, lavandino), piccola saletta, bagno e camera matrimoniale mansardata. Si trova al primo piano in una splendida e freschissima piazzetta del centro storico di Rocchetta tra i caruggi in pietra, le aralie e i gelsomini. L’interno della casetta è interamente ristrutturato con pietra a vista. La camera da letto è ubicata in una mansarda romantica e caratteristica a cui si accede da un “buco” nel soffitto della saletta tramite una scala in legno. Nella saletta c’è anche un divano letto da una piazza e mezza che può essere aperto e richiuso molto semplicemente.
Il cucinino comprende due piastre a gas per la cottura, un piccolo frigorifero con freezer, lavandino, stoviglie (piatti, bicchieri, posate, pentole, tessile per la cucina). Il tavolino è allungabile e può ospitare fino a max. 4 persone. Il divano letto da una piazza e mezza si trova di fronte alla cucina.
Il piccolo bagnetto comprende un lavandino, il wc e la doccia. Nel prezzo è fornita anche la biancheria da bagno.La scala che porta alla camera mansardata è piccola e un po' ripida, ma confidiamo nella vostra agilità! Non deludeteci!
Rocchetta, qualche notizia...
Risalendo per un paio di chilometri la valle del torrente Barbaira, affluente del Nervia, e inoltrandosi in una rigogliosa vegetazione spontanea che lascia posto ad ampie porzioni di terrazzamenti coltivati, si giunge alla confluenza tra il Barbaira e il Rio Oggia dove sorge, ai piedi del monte Terca, il nucleo medievale di Rocchetta Nervina. La particolare forma a Y del paese è data dalla strategica costruzione sulle sponde dei due torrenti che rendevano Rocchetta un borgo medievale di difficile espugnazione. Ancora oggi è possibile ammirare la cinta muraria costituita dagli alti caseggiati di pietra a picco sull’acqua.
La storia...
I ritrovamenti archeologici testimoniano la frequentazione continuativa della zona almeno a partire dall’età romana. Una tradizione vuole che sulla vetta del monte Abelio, a ovest del borgo, sorgesse un tempio dedicato al dio celtico del sole, da cui il toponimo Abelos-Abelio.
In epoca medievale, il comune di Rocchetta Nervina si trovava nella diocesi di Ventimiglia che comprendeva tutta la Val Roya e la Val Nervia giungendo da una parte fino a Bordighera e dall’altra fino a Monaco. Politicamente apparteneva ad un’importante zona strategica chiamata Contea di Nizza insieme a Pigna e alla media Val Roya con Sospello (oggi Sospel), Saorgio (Saorge) e Breglio (Breil). Quest’area passò, dopo la parentesi angioina, sotto la dominazione dei Savoia nel 1388, anno in cui Amedeo VII era riuscito ad ottenere finalmente uno sbocco sul mare. La sua storia è quindi quella di un luogo di confine, costantemente vessato da combattimenti e scorrerie tra i suoi abitanti e i vicini sostenitori della Repubblica di Genova, in particolare i Doria di Dolceacqua. Tra i momenti più drammatici si ricordano la guerra innescata da Imperiale Doria nel 1360 e quella più cruenta del 1625 in cui Casa Savoia e Genova si fronteggiarono spalleggiate rispettivamente da Francia e Spagna, all’interno del più ampio scenario politico della guerre italiane.
Visita...
Uno splendido ponte romanico a schiena d’asino ci introduce nell’antico borgo percorso da una rete di stradine in parte coperte, i tipici “carugi”. Subito si incontra l’Oratorio della S.S. Annunziata nel quale sono custodite due splendide statue lignee della Madonna e due tele seicentesche rappresentanti l’intervento della Vergine che spegne le fiamme durante il tentativo da parte di truppe Corse e Ventimigliesi di conquistare il borgo. L’oratorio sorse proprio a ringraziamento del miracolo.
Pochi passi fra le case antiche e si giunge alla Parrocchia di S. Stefano Protomartire, vero e proprio cuore del paese. Di fondazione cinquecentesca, ma con successivi interventi in stile barocco, la chiesa sorge sulla piazza più caratteristica di Rocchetta dove, durante il periodo natalizio, arde il tipico fuoco di Natale dalla notte del 24 dicembre alla mattina del 6 gennaio.
La facciata settentrionale della chiesa si affaccia sulla Piazza del Balun, antico gioco di palla pugno da sempre praticato dai rocchettini. Tutto il paese è un susseguirsi di stradine e di piazzette che aprono scorci e visuali inediti sulle acque cristalline dei torrenti.
Un bel punto di vista si gode dal percorso pedonale sotto le case fortificate a ridosso del torrente Barbara dove è anche possibile fare una sosta per un picnic.
Già a pochi passi dal paese, i torrenti sono attraversati da diversi piccoli ponti in pietra a schiena d’asino che permettono di effettuare brevi escursioni immersi nella natura.
Passeggiando...
Proprio a ridosso delle case inizia una serie di conche conosciute come “i laghetti”, meta estiva per centinaia di amanti della natura. Le acque limpide e cristalline che rispecchiano il blu del cielo e il verde brillante della vegetazione circostante rendono l’atmosfera selvaggia e suggestiva. Più a monte si trova il canyon vero e proprio del torrente Barbaira in cui migliaia di sportivi di tutta Europa ogni anno praticano il torrentismo. Questo sport rappresenta una grande attrazione e permette di conoscere un ambiente assolutamente unico qual è l’ecosistema della canyon del Barbaira, con le sue rocce, i muschi, le felci e i suoi bacini verde smeraldo.
Il sentiero per raggiungere il punto di inizio del canyon, Ponte Cin, comincia presso l’Oratorio e passa accanto alla chiesetta campestre di S. Bernardo. Il tracciato, che fa parte del sentiero Balcone, conduce, con una splendida passeggiata di cinquanta minuti, a Ponte Cin e più avanti al Ponte Pau.
Piatti tipici e tradizionali di Rocchetta...
Piatti tipici di Rocchetta sono i Croseti, farfalle di pasta fatte rigorosamente a mano, e la Capra e fagioli. Sapori semplici della tradizione contadina che tuttavia riescono a soddisfare il palato in qualsiasi stagione. Infatti, durante l’estate si organizzano delle sagre appositamente per far degustare questi piatti particolari. Inoltre si possono assaggiare anche i Ravioli di borragine alla rocchettina con il “pesìgu”, ovvero il pizzicotto, o il Cinghiale in umido, altra specialità della zona.
Festività...
La festa patronale di Rocchetta è il 26 dicembre, giorno di S.Stefano, cui è dedicata anche la Chiesa Patronale. In tale occasione, attorno al tradizionale fuoco di Natale, acceso dal 24 dicembre fino al 7 gennaio, la banda e i dolcetti caserecci rallegrano la festa in un’atmosfera calda e familiare.
Importante è anche la ricorrenza del 2 settembre, U Festin, giorno in cui la Vergine Maria, durante un assedio ad opera dei Doria di Dolceacqua nel XVII secolo, spense l’incendio che stava devastando il paese grazie ad una provvidenziale pioggia. Da allora, ogni anno, si rende omaggio a tale evento miracoloso con una processione ed una festa molto caratteristica.
Oltre a queste due ricorrenze particolari la comunità di Rocchetta organizza, oltre alle simpatiche sagre estive, mostre, concorsi di pittura, concorsi letterari e fotografici, serate di beneficienza come “La Musica può fare…” (ultima domenica di agosto) e il famoso Festival delle Fiabe. Questo evento si tiene tutti gli anni il 16/17/18 agosto e porta la fantasia di una fiaba lungo le vie caratteristiche del borgo che per l’occasione vengono illuminate magicamente. Compagnie teatrali mettono in scena il racconto nelle piazzette lungo un percorso pieno di effetti speciali, musica fiabesca e colori che rendono il paese un vero incanto.
Descrizione ufficiale (+)