Il Bed and Breakfast Risea si trova a Monte Romano, piccolo paese inserito all’interno della campagna della Tuscia a soli 10 minuti da Tarquinia e 25 da Viterbo. Abitazione a sé stante, il B&B Risea è la residenza ideale per chi intende trascorrere un breve soggiorno lontano dallo stress cittadino e caratterizzato dalla tranquillità del piccolo borgo. La dimora è dislocata su due piani ed offre un ampio garage oltre alla possibilità di beneficiare di posti auto esterni lungo la strada di accesso. Il primo piano è dedicato alla luminosa cucina che costituisce con il soggiorno un unico confortevole ambiente nel quale viene servita la colazione messa a disposizione degli ospiti. Attraverso la grande scalinata interna si raggiunge il piano superiore interamente dedicato alle tre camere da letto – due matrimoniali ed una doppia. Il B&B Risea mette a disposizione dei propri ospiti due servizi igienici situati al piano terra ed al primo piano.
Il giardino:
Frutto della della creatività del sig. Sandro e fiero custode degli innumerevoli ricordi di famiglia, arricchito dalla presenza dell’angolo barbecue comprensivo di tavolo e panchine, dà la possibilità di trascorrere piacevoli attimi di quiete soprattutto in primavera ed estate.
Camera Orchidea:
Ampia camera matrimoniale il cui nome richiama la raffinatezza ed eleganza dell’arredamento contraddistinto dalle sfumature del bianco e del rosa. Il soggiorno nella stessa è reso particolarmente gradevole dall’ampio balcone che si estende su tutta la facciata a sud della casa. La camera Orchidea offre la possibilità di beneficiare di una splendida veduta comprensiva delle vicine colline e dei suggestivi tramonti.
Camera Glicine:
Camera doppia con ampio portico.
La camera Glicine è una matrimoniale contrassegnata dal particolare carattere ornamentale dell’arredamento. Quest’ultimo, infatti, presenta la consistenza ed i colori di uno stile decisamente retrò lontano dalle fredde linee del design moderno ed in grado di trasmettere tutto il proprio romanticismo. Attraverso la portafinestra della stanza si ha accesso riservato al portico adiacente nel quale gli ospiti potranno decidere di consumare in tutta riservatezza la propria colazione.
Camera Iris:
Camera con due letti gemelli.
Accogliente e vivace, la camera Iris è una spaziosa doppia che consente di trascorrere il proprio soggiorno in assoluta tranquillità. È dotata di due letti separati e, all’occorrenza, può essere utilizzata come camera singola.
Monte Romano...
si estende tra campi coltivati e pascoli lungo la strada che dal litorale tirrenico arriva fino al capoluogo di provincia Viterbo. I primi cenni sulla sua esistenza risalgono a documenti storici del 1456 anche se la fondazione del nucleo urbano è ben più remota come testimoniano i resti etruschi conservati nell’antiquarium della città. Nel Settecento l’abitato conobbe un notevole sviluppo e infatti il suo aspetto attuale deve molto all’assetto urbanistico che in questo periodo è stato dato alla città. Monte Romano oggi è sicuramente uno dei posti migliori della Tuscia dove andare a mangiare, specialmente la pregiata carne bovina selezionata negli allevamenti della zona e le rinomate fettuccine ai funghi ferlenghi. La storia certa e documentata di Monte Romano ha inizio quando a metà del '400 Papa Callisto III decise di vendere il terreno, che poi andò a costituire il feudo cittadino, per ricavare fondi da investire nella costruzione di una grande flotta per combattere i turchi di Maometto II. La popolazione raminga che occupava la zona si raccoglieva intorno all'antica Rocca Respampani un antico maniero costruito su una rocca tufacea che si trova adesso appena fuori dall'attuale centro di Monte Romano, lungo il Traponzo. La rocca era stata prima parte della Contea di Vetralla poi era passata sotto il dominio dei Di Vico. Quando fu creato il feudo fu sì un centro di aggregazione ma non così forte da far nascere un nuovo vero centro cittadino. Solo con l'edificazione di un nuovo centro urbano nel '600 si iniziò a costituire quello che è poi diventato l'attuale nucleo di Monte Romano. I resti della storia remota della città sono raccolti nell'Antiquarium che ha sede nelle vecchie carceri settecentesche, una delle strutture architettoniche più significative di Monte Romano.
Esercito Italiano - Reparto Supporti Logistici:
Il Reparto Supporti Logistici Poligono di Monte Romano è dislocato in una ampia e moderna struttura nelle immediate vicinanze dell'abitato di Monte Romano. Il comprensorio della Base Logistica abbraccia un'area di circa 6 ettari che sommati all'annesso Poligono di tiro portano l'estensione totale ad oltre 5000 ettari. Difatti gestisce la più vasta area addestrativa dell'Italia centrale. Il Reparto è in grado di fornire il supporto logistico alle Unità dell'Esercito Italiano impegnate in esercitazioni, nazionali e NATO.
Luoghi interessanti nelle vicinanze
Tarquinia...
fino al 1872 Cornéto, quindi fino al 1922 Cornéto Tarquinia, si trova su un colle dominante il corso del fiume Marta, presso la Via Aurelia, nella Maremma laziale. La città di Tarquinia (Tarquinii in latino e Tarch(u)na in etrusco, derivante da quello del mitico Tarconte) fu uno dei più antichi ed importanti insediamenti della dodecapoli etrusca. L'antico centro etrusco e romano sorgeva sull'altura detta "La Civita", alle spalle del "colle dei Monterozzi" dove sorge l'abitato odierno e dove si trova la necropoli antica (necropoli dei Monterozzi).
Le testimonianze più antiche di abitato sul colle de "La Civita" risalgono a un grande centro proto-urbano del periodo villanoviano (IX-VIII secolo a.C.) che grazie alle ricerche topografiche si è potuto calcolare attorno ai 150 ettari di estensione; non sono numerosi i resti dell'abitato, di cui sono visibili in particolare gli imponenti avanzi di un tempio, oggi detto Ara della Regina, datato intorno al IV - III secolo a.C.; l'edificio, con unica cella e colonnato, era costruito in tufo con sovrastrutture in legno.
Necropoli di Tarquinia...
Un elemento di eccezionale interesse archeologico è costituito dalle vaste necropoli, in particolare la necropoli dei Monterozzi, che racchiudono un gran numero di tombe a tumulo con camere scavate nella roccia, nelle quali è conservata una straordinaria serie di dipinti. Le camere funerarie presentano le pareti decorate a fresco su un leggero strato di intonaco, con scene di carattere magico-religioso raffiguranti banchetti funebri, danzatori, suonatori di aulós, giocoleria, paesaggi, in cui è impresso un movimento animato e armonioso, ritratto con colori intensi e vivaci. Tra i sepolcri più interessanti si annoverano le tombe che vengono denominate del Guerriero, della Caccia e della Pesca, delle Leonesse, degli Auguri, dei Giocolieri, dei Leopardi, dei Festoni, del Barone, dell'Orco e degli Scudi. Parte dei dipinti, staccati da alcune tombe allo scopo di preservarli (tomba delle Bighe, del Triclinio, del Letto Funebre e della Nave), sono custoditi nel Museo nazionale Tarquiniese; altri sono visibili direttamente sulla parete su cui furono realizzati, restituendoci la conoscenza della scomparsa pittura greca, cui sono legati da vincoli di affinità e dipendenza. Di minor livello artistico appare la scultura in pietra, presente in rilievi su lastre o nella figura del defunto giacente sul sarcofago; notevole tra gli altri il sarcofago calcareo della tomba dei Partunu, opera di pregevole fattura, databile a età ellenistica; tra le decorazioni fittili, un frammento ad alto rilievo, proveniente dal frontone dell'Ara della Regina, è conservato nel Museo nazionale tarquiniese, ove è raccolta tra l'altro un'importante serie di reperti ceramici, bronzi laminati, rilievi e terrecotte provenienti dalla zona, databili dal periodo geometrico al tardo-etrusco.
Palazzo Vitelleschi a Tarquinia...
Città medievale.
La città attuale conserva, soprattutto nei quartieri settentrionali, uno spiccato carattere medievale, accentuato dalle numerose torri dalle mura e da parecchie chiese. Fra queste la più grandiosa e importante è Santa Maria di Castello (1121-1208) in cui si notano influssi lombardi e cosmateschi. In altre chiese, come quella di San Giacomo, o quella della Santissima Annunziata, si notano influssi arabi e bizantini. Compongono il più caratteristico scenario medievale della città i resti del palazzo dei Priori, alcune torri e la chiesa di San Pancrazio: qui, come nelle chiese dedicate a San Francesco e a San Giovanni, le forme gotiche si innestano su quelle romaniche. Il grandioso palazzo Vitelleschi, iniziato nel 1436 e completato in eleganti forme rinascimentali verso il 1480-1490, è sede del Museo nazionale tarquiniese. Tra i vari edifici barocchi è notevole la chiesa del Suffragio. Nel territorio sono presenti le antiche "Saline", oggi riserva naturale di popolamento animale delle Saline di Tarquinia.
Descrizione ufficiale (+)