Situato nella parte sud-occidentale della Sicilia sorge la cittadina marittima di Sciacca Terme, la quale vanta un ruolo di primo piano nella diversificazione della sua offerta turistica, famosa per la sua ceramica, i monumenti storici, le risorse termali e il carnevale.
Nella parte più alta del centro storico di Sciacca troviamo l'Hotel Locanda del Castello a pochi metri dal Castello dei Luna e ai bordi di una delle più belle piazza cittadine, la Piazza Gerardo Noceto.
La struttura è il risultato dell'intero restauro di uno dei più antichi frantoi della Sicilia Occidentale, proprietà della Famiglia Cucchiara dal 1861, l'Hotel è stato realizzato nel rispetto dello stile Siciliano ed è composto da 11 camere ampie e molto confortevoli.
L'Hotel “ Locanda del Castello “ è costituito da 11 camere distribuite su due piani al cui interno si trova un angolo cottura, il mini bar, la tv, il bagno e un sistema di climatizzazione regolabile in modo autonomo.
Salendo al terzo piano un'ampia terrazza si affaccia direttamente sul giardino della Badia Grande ricco di agrumi e fiori.
L'Hotel “ Locanda del Castello “ unico nel suo genere dispone di una bellissima sala colazione realizzata all'interno della più antica stanza della struttura stessa.
Il ricevimento con i suoi archi in pietra, un arredamento dei primi del '900 e i suoi comodi salotti da occasione al cliente di rilassarsi e conversare in totale serenità.
N.b. Ricordiamo che la presenza del proprietario è per il cliente garanzia di assistenza continua.
L' Hotel “ Locanda del Castello ” è situato nel quartiere di San Michele, cuore del centro storico della cittadina di Sciacca.
Da Palermo: da via Ernesto Basile (zona università) prendere lo scorrimento veloce SS 624 Palermo-Sciacca e poi seguire le indicazioni per Sciacca.
Dall'Aeroporto "Falcone - Borsellino": immettersi sull'autostrada A 29 Palermo-Mazara del Vallo in direzione di Mazara del Vallo, uscire a Castelvetrano (Km. 93,2) e prendere lo scorrimento veloce SS 115 in direzione di Sciacca.
Da Trapani: Autostrada A 29 in direzione di Mazara del Vallo, uscire a Castelvetrano e prendere la strada statale SS 115 in direzione di Sciacca.
Da Messina: andare in direzione di Palermo o via Catania o sulla Messina-Palermo, sulla circonvallazione di Palermo imboccare l'uscita per SS 624 scorrimento veloce Palermo-Sciacca (l'imbocco si trova nella zona università della città).
Da Catania: imboccare l'autostrada A 19 in direzione di Palermo, sulla circonvallazione di Palermo imboccare l'uscita per SS 624 scorrimento veloce Palermo-Sciacca (l'imbocco si trova nella zona università della città). Da Caltanissetta - Agrigento: prendere la strada statale SS 115 in direzione di Sciacca.
Sciacca in provincia di Agrigento, adagiata su una formazione naturale a terrazze digradanti verso il mare, protetta a nord dalle alture del Monte San Calogero e a ovest dal capo San Marco, si affaccia sul mar d’Africa; con notevole porto peschereccio sul mediterraneo, è una rinomatissima stazione balneare e centro idrotermale (bagni termali ottimi per la cura della malattie respiratorie e reumatiche); vanta la presenza di numerose industrie alimentari, cartarie, dei materiali edili e del legno.
L’attuale nome le fu attribuito dagli arabi nel IX secolo mentre anticamente era chiamata dai greci “Thermae Selinuntinai” e dai romani “Thermae Selinuntinae”.
Nacque nel IV-V secolo a.C. sotto la dipendenza della vicina Selinunte e fu totalmente distrutta da Cartagine nel 409 a.C.; i romani oltre ad introdurre un sistema di coltivazione intensivo della terra, favorendo un notevole incremento demografico, fanno della città un centro importante nei campi culturale ed economico lungo l’asse di collegamento Siracusa-Agrigento-Lilibeo.
L’attuale configurazione urbanistica è caratterizzata dall’azione dei musulmani, che intessono i loro quartieri cingendoli di mura al di sopra e al di sotto della strada principale, e dei normanni che ampliarono la cinta muraria consentendo la convivenza all’interno di essa di tre differenti gruppi etnici, quali i greci, gli arabi e i franchi.
Nell’arco di tempo compreso tra XV e XVI secolo l’architettura medievale subisce una sostituzione con quella più sontuosa dei palazzi dell’aristocrazia terriera.
Il centro ha conservato la caratteristica ripartizione in quartieri, ognuno adagiato su uno dei tre piani di roccia inclinati verso il mare; il primo è situato a nord di via Licata ed è occupato dal quartiere medievale chiamato “Terravecchia”; il secondo si sviluppa fra il limite stradale della “Terravecchia” e la strada principale, corso Vittorio Emanuele; il terzo s’innesta sotto il piano edificato del corso e digrada fino al molo.
Località rinomata in quanto terra natale del pittore Mario Rossi e del predicatore domenicano Tommaso Fazello.
Le Terme di Sciacca sono antichissime. La frequentazione delle grotte del Monte Cronio a scopo terapeutico risale ai greci, quello dello sfruttamento delle acque ai romani, veri realizzatori di una cultura termale.
All'interno delle grotte l'atmosfera raggiunge la temperatura di 40° C. Diverse sono le caratteristiche e le loro proprietà curative, la più importante è l'acqua sulfurea che sgorga dalla Valle dei Bagni che alimenta delle vasche dove viene maturato il fango utilizzato per la fangoterapia.
Le Terme rimangono aperte tutto l'anno e le cure si praticano all'interno del nuovo stabilimento sopra la rupe di Cammordino.
L'artigianato trova la massima espressione nella Ceramica Saccense. Da ritrovamenti avvenuti negli anni passati, possiamo affermare che le origini della Ceramica di Sciacca risale al 1200, le nostre ceramiche sono state trovate in tantissimi palazzi nobiliari in diverse provincie siciliane.
La Ceramica Saccense oggi occupa un posto di rilievo in Italia e all'Estero.
Le origini risalgono ai primi del '900. Il Carnevale di Sciacca è considerato il primo Carnevale in Sicilia per importanza e bellezza, ma non meno importante in tutta l'Italia, diverso dai Carnevali più blasonati, lo possiamo chiamare il Carnevale senza transenne.
La maschera che rappresenta il Carnevale è il Peppi Nappa. Ammirare i maestosi carri sfilare per le vie del Centro Storico rende la festa unica.
Ogni carro allegorico propone un proprio inno, musiche e coreografie.
Tutto termina con il rogo del carro che rappresenta il Peppi Nappa.
Sciacca possiede un grandissimo patrimonio in tutti i settori dei beni culturali: da quello urbanistico, rappresentato dal centro storico di origini medievali nel quale si aprono ancora tre delle cinque porte che proteggevano in antichità il paese, come la Porta San Calogero, Porta San Salvatore e Porta Palermo.
Sciacca vanta un centro storico ricco di monumenti medioevali, cinquecenteschi e barocchi di grandissimo preggio, come la chiesa di San Nicolò la Latina, il Palazzo Perollo, il Palazzo Steripinto, il Palazzo Tagliavia e tanti altri di non meno bellezza.
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