Delizioso hotel, incastonato nella verdeggiante cornice dell'isola di Salina, frutto dell'amorevole restauro di un tipico borgo eoliano. E composto da 14 antiche camere panoramiche, arredate con cura e dotate di ogni confort.
Dallampia piscina a sfioro è possibile ammirare lo scenario più suggestivo dellisola: un terrazzo collinare, la Valle dei Giovi, che si affaccia sui due giganti di lava emersi dal mare, Panarea e Stromboli.
Le 14 confortevoli camere sono arredate con gusto sobrio e semplice, mantenendo i caratteri tipici delle antiche abitazioni eoliane.
Due le tipologie di camere offerte: Standard Vista Giardino e Deluxe vista mare. Le camere STANDARD VISTA GIARDINO, si trovano a pian terreno e sono dotate di terrazzino (a volte in comune) vista giardino .Le camere DELUXE VISTA MARE, si trovano sia a pian terreno che a primo piano e sono dotate di balconcino o terrazzino (a volte in comune) vista mare e/o piscina. Alcune delle camere STANDARD VISTA GIARDINO sono dotate di bagno per disabili. Tutte sono inoltre dotate di:
* Aria condizionata
* Telefono diretto
* Cassaforte
* Frigo bar
* Connessione internet
* Tv a schermo piatto con canali satellitari SKY Vision
* Impianto radio con predisposizione iPod
L'Isola di Salina - Come arrivare
Salina si può raggiungere attraverso varie modalità di trasporto – via mare, via aerea, via terra con auto o treno – e quindi con un ampio ventaglio di opzioni a scelta dei viaggiatori.
Via Mare:
Da Milazzo:
Con le navi traghetto delle compagnie di navigazione Siremar o N.G.I, che effettuano più viaggi al giorno, con possibilità di imbarco autovetture. Costo per passeggero: 6 euro circa; costo autovettura: 30/40 euro. Tempo di percorrenza Milazzo-Salina: 3 ore circa.
Con gli aliscafi delle compagnie di navigazione Siremar ed Ustica lines, che effettuano corse plurigiornaliere (nel periodo estivo ogni 30 minuti). Costo per passeggero: 12 euro circa. Tempo di percorrenza Milazzo: Salina: 90 minuti. Considerato il flusso notevole di viaggiatori, si consiglia nel mese di agosto e in concomitanza di festività o ricorrenze particolari di effettuare la prenotazione.
Da Reggio Calabria e Messina:
Con gli aliscafi della USTICA lines, che effettuano i collegamenti più volte al giorno nel corso dellintero anno, con incremento di corse nella stagione estiva. Costo per passeggero: 24 euro. Tempo di percorrenza: 2 ore.
Da Napoli:
Con le navi traghetto Siremar, che durante lintero arco dellanno effettuano due collegamenti ogni settimana, portati a 6 durante lestate. Possibilità di imbarco per autovetture. Il viaggio si effettua nelle ore notturne. Costo a passeggero (senza cabina): 36 euro circa. Costo imbarco autovettura: 150 euro circa. Tempo di percorrenza: 14 ore circa.
Con gli aliscafi della Compagnia USTICA lines o della SNAV, che nel periodo estivo effettuano una o due corse al giorno. Costo per passeggero: 70 euro circa. Tempo di percorrenza: 4 ore.
Da Palermo e Cefalù:
Con gli aliscafi USTICA lines, che in estate effettuano corse giornaliere, ridotte a 3 per settimana nelle altre stagioni.
Via Aerea
Da Reggio Calabria: Sbarcati dallaereo a Reggio, si offrono ai viaggiatori due opportunità: 1. con il bus della ditta Cavalieri si può raggiungere Messina, da dove ci si imbarca per Salina sullaliscafo della Ustica Lines; 2. per mezzo di un taxi trasferirsi fino al porto di Reggio Calabria, dove fa scalo laliscafo USTICA lines diretto allisola.
Cè infine da considerare unulteriore possibilità per chi si trova a Messina: raggiungere il porto di Milazzo con il pullman della ditta Giunta Bus, per trasferirsi a Salina con laliscafo.
Da Catania: Laeroporto è collegato direttamente a Milazzo, distante 150 km., tramite un pullman della ditta Giunta Bus, che nel periodo aprile-ottobre effettua una corsa giornaliera. In inverno è invece necessario prendere da Catania il bus della ditta S.A.I.S. per Messina, e da qui trasferirsi a Milazzo con i mezzi della ditta Giunta Bus. Chi non desidera far ricorso ai mezzi pubblici, può prenotare, a prezzi vantaggiosi, il servizio taxi Catania-Milazzo.
Da Palermo: l'aeroporto di Palermo dista km. 220 da Milazzo, che con un taxi si può raggiungere attraverso lautostrada in meno di due ore.
Da considerare, infine, la possibilità di trasferimento in ELICOTTERO, un servizio inaugurato di recente, che consente un celere collegamento tra gli aeroporti e le isole Eolie.
AUTO E TRENO
Per chi ha intenzione di trasferirsi in auto a Salina, può servirsi dei porti di Napoli (Navi Siremar) e Milazzo (Navi Siremar e N.G.I.). A chi intende invece prendere la Salerno-Reggio Calabria fino a Villa S. Giovanni si ricorda che la tratta autostradale è gratuita e che il costo dellattraversamento dello Stretto (20 minuti) è di 25 euro circa. Da Messina in meno di mezzora si raggiunge Milazzo.
Per chi viaggia in treno è consigliabile raggiungere la stazione di Reggio Calabria, dal cui porto ci si può imbarcare direttamente per Salina.
Si ricorda che nellisola di Salina non vi sono limitazioni per lo sbarco di mezzi.
Per lorganizzazione dettagliata del viaggio e per qualsiasi informazione relativa agli spostamenti da effettuare, ci si può rivolgere alla direzione dellHotel, che farà di tutto per soddisfare le vostre esigenze.
Salina è unica. E difficile infatti immaginare un posto al mondo dove, nellincanto di un mare blu intenso, spiagge e piccole cale da mozzare il fiato, si staglia un vulcano di quasi mille metri, ricoperto da una vegetazione fittissima, rifugio di falchi della regina, poiane e conigli selvatici e dalla cui sommità si gode lincantevole scenario dellarcipelago delle isole Eolie, con lo sguardo che, nelle giornate limpide, si spinge fino alla costa settentrionale della Sicilia e va addirittura ad abbracciare il maestoso Etna.
GIRO DELLISOLA IN BARCA.
La circumnavigazione dellisola (24 km.) inizia dal Porticciolo di Malfa. Limbarcazione punta verso occidente, in senso antiorario. Superata Punta Fontanelle, caratterizzata dalle tracce delle antiche colate di lava, la prima tappa è Punta Perciato, così detta da uno spettacolare arco, formato dalla roccia vulcanica e scolpito nel tempo dalla forza del mare e del vento. Seguendo i contorni della costa - un susseguirsi straordinario di piccole insenature, pareti a picco, grotte incassate nella lava – si giunge al Faraglione di Pollara, uno scoglio gigante, posto a dominio di una delle più belle spiagge dellisola, incastonata nello scenario fiabesco di un cratere, il più grande dei 6 che anticamente componevano lisola, sprofondato per metà nel mare, posto a fianco della mole massiccia del Monte dei Porri, il secondo dei “gemelli” superstiti. Oltre i nidi dei gabbiani, il Faraglione ospita la Podargis Sicula, una specie di lucertola unica al mondo. Da mozzare il fiato le altissime falesie del Pizzo Corvo a strapiombo sul mare, tra filo di Branda e Praiola. Superata la Grotta di Racina e le Rocce di Barcone, la costa comincia a degradare. In alto sul pianoro a circa 200 metri daltezza sintravede labitato di Leni, il terzo Comune dellisola, mentre sulla bella spiaggia se ne sta Rinella, con le linde casette allineate. La costa ora mostra il fianco sud del Monte Fossa delle Felci che si spinge dentro il mare, con il terribile Vallone del Lupo e lo Scogliazzo, un masso staccatosi dal monte e precipitato in acqua. Superata Punta Grottazza, ci si dirige ad ovest fino a Punta Lingua, per ammirare il laghetto basso salato e le case disposte con ordine ed eleganza sulla strada, assieme a bar e ristoranti, punti di ritrovo in tutte le ore del giorno e della notte. Passando per la Caldara e le spiagge delle Canne e del Pozzo dAgnello si giunge a Santa Marina, porto principale. Coste basse e frastagliate prima di Capo Faro, un costone scosceso e impervio, superato il quale il litorale nord appare accidentato e ripido, per poi leggermente degradare fino allo scoglio di Quartarolo e al porticciolo di Malfa.
ITINERARI SUBACQUEI
La secca di Pollara. Si trova nella baia di Pollara, all' interno di un antico cratere, sconvolto nellantichità da un crollo che lha spaccato in due. La parte rimasta intatta è quella su cui è adagiato labitato di Pollara, laltra metà è sprofondata in mare. La secca, che corre parallela alla costa, in un alternarsi di spettacolari picchi, canyons, spaccature, canaloni, dista un centinaio di metri dalla spiaggia ed è situata attorno al Faraglione, limponente scoglio, attorniato da massi giganteschi, che formano una grande struttura rocciosa. Le pareti e le rocce del fondo sono tappezzate di attinie, gli anemoni di mare, dallaspetto di grossi polipi, e da diffuse colonie di spugne gialle e di gorgonie rosse e gialle. Tra gli anfratti si possono incontrare cernie, murene, saraghi, gronghi ed aragoste.
La secca del Capo. Spettacolare immersione a più di tre miglia dal Capo di Salina, nel punto in cui, secondo i pescatori, lo scoglio del Faraglione di Pollara si intravede nel foro di Punta Perciato. La secca è formata da una torre rocciosa, residuo forse del primo vulcano dellisola, circondata da fondali, dal colore biancastro, che si incontra ad 8 metri di profondità per inabissarsi fino a 450 metri. Ottimo il livello di visibilità, nel corso dellescursione, da programmare fino ad un massimo di 40/45 metri, è possibile imbattersi, oltre che in numerose colonie di pesci di tana e di guarracini, che formano nuvole di punti neri, in specie di grosse dimensioni. Molto impegnativo il grado di difficoltà.
Le Tre Pietre. La località, detta Punta delle Tre Pietre, si trova nella zona sud dellisola, tra Rinella e Lingua. Il complesso roccioso, posto a poca distanza dalla linea di spiaggia è costituito da tre elementi, di cui quello centrale a forma allungata e quello esterno più massiccio. La profondità è compresa tra gli 8 e i 35 metri. Nellesplorazione, resa suggestiva grazie allottima visibilità, si incontrano posidonie, margherite di mare, madrepore arancione, nonché guarracini, occhiate e saraghi.
ESCURSIONI VIA TERRA.
Numerose sono le escursioni e passeggiate che possono effettuarsi nellisola per entrare in contatto diretto con la natura e godere la visione di paesaggi incantevoli.
* Salita a Monte Fossa delle Felci. Si parte da Valdichiesa e ci si inerpica per mezzo di sentieri ben tracciati lungo le fiancate del Monte Fossa delle Felci, coperto di un mantello lussureggiante di macchia mediterranea, composto da boschi di pini, querce, castagni, felci. Un angolo di paradiso, diapason incomparabile di colori e profumi, divenuto riserva naturale a partire dal 1984, da dove è possibile ammirare da angolature sempre diverse lo spettacolo delle campagne e dei paesini sottostanti, e spingere lo sguardo verso il mare, fino alla linea ultima dellorizzonte, riuscendo, dalla cima, la più alta dellintero Arcipelago, a cogliere in ununica estatica visione lo scenario di tutte le isole, tra gli arpeggi solenni del vento in comunione intima con linfinito. Durata dellascensione: 2 ore circa. E preferibile lescursione con guida. Per raggiungere la sommità del Monte Fossa delle Felci si può compiere un tragitto più lungo, partendo da Lingua di Santa Marina.
* Da Malfa a Valdichiesa. Lungo la strada che unisce Malfa a Leni, si trova Valdichiesa (frazione di Leni), ubicata nellomonima valle che separa i due monti dellisola. La si può raggiungere con una camminata agevole in meno di unora. Da visitare, il Santuario della Madonna del Terzito, edificato nel Seicento, nel luogo dove un pastorello, lì portato secondo la leggenda dal suono di una campanella, rinvenne un quadro di legno antico della Madonna tra le rovine di un vecchio fabbricato, costruito molto tempo prima, nel V secolo, da un eremita per rendere omaggio alla Vergine. La denominazione di “Terzito” sarebbe da ricondurre al fatto che è stato riedificato tre volte, mentre per altri sarebbe da collegare allo spagnolo “tersillo”, la terzina musicale per indicare il triplice suono della campanella che invitava alla preghiera. Negli anni 50 venne costruita, accanto al Santuario, la Casa di Riposo per gli anziani dellarcipelago eoliano, diretta dalla Congregazione religiosa “Serve dei poveri”. Il culto della Madonna del Terzito è tanto diffuso nellisola che lungo le strade ed i sentieri spesso ci si imbatte in edicole votive e chiesuole, con allinterno statuine ed immagini della Vergine con il campanello.
* Da Malfa a Pollara. Impareggiabili suggestioni da gustare percorrendo la strada provinciale che da Malfa, in direzione ovest, porta al paesino di Pollara, abitato in inverno da non più di 60 residenti, ma nelle belle stagioni meta continua di turisti, richiamati dal fascino particolarissimo del luogo, prescelto da Massimo Troisi per ambientarvi “Il postino”, suo ultimo e indimenticabile capolavoro. Arrivati al bivio per Leni, si gira a destra, imboccando la strada che in 5 km. porta a Pollara. Ad un km dallabitato sosta al Belvedere, per ammirare lincantevole panorama di nord-ovest, reso ancor più ammaliante nellora del tramonto per lo sfavillio delle luci e il variegato fraseggio dei colori. Davanti, il mare soggiogato dalla malia di Filicudi, solenne sacerdotessa dei silenzi; mentre sulla sinistra si schiude lo scenario dincanto di Pollara, delizioso paesino adagiato, lungo le pendici del Monte dei Porri, su un declivio a mo di anfiteatro, un terrazzo a strapiombo sul mare, alle cui spiagge, considerate tra le più belle e affascinanti dellisola, si arriva solo a piedi attraverso due sentieri ricavati nella roccia.
* Da Malfa a Rinella. Una passeggiata di circa 10 km per attraversare lisola da nord a sud, passando per la sella che unisce le due grandi montagne gemelle. Unescursione attraverso le campagne profumate, coltivate a malvasia e capperi. Fino a Leni la strada è agevole, mentre i 4 successivi km che portano a Rinella sono caratterizzati da sinuosi tornanti.
Il giro dellisola:
E possibile effettuare il giro dellisola in auto o in scooter percorrendo i 22 km di strada provinciale esistenti, che però non consentono di effettuare il periplo completo di Salina, in quanto nella parte orientale e sudorientale, là dove le pendici del Monte dei Porri scendono ripide sul mare, non vi sono né strade né tracce di sentieri. Si parte da Lingua, si passa per S. Marina e poi, dopo aver superato Capo Faro, ci si dirige verso Malfa (5, 5 km). Un km oltre, la strada si dirama per Leni-Rinella (9 km.) e Pollara (5 km). E preferibile visitare prima Leni e Rinella ed al ritorno prendere il bivio per Pollara, fermandosi al Belvedere possibilmente al tramonto.
Descrizione ufficiale (+)