Nel cuore della valle d'Itria, immersa nel verde paesaggio, tra ulivi e boschi secolari sorge la Masseria Magli Resort, edificata nel 1710.
Dopo un'attenta e accurata opera di restauro è offerta ai nostri ospiti l'occasione di vivere un soggiorno nella natura incontaminata, avvolti dal calore degli ambienti curati e finemente arredati che esaltano l'originario fascino della Masseria.
Le 11 camere, ampie e confortevoli, sono dotate di bagno privato in camera, aria condizionata, tv, telefono, frigobar, tutte con vista panoramica sulla campagna. Sono finemente arredate con lussuosi mobili in legno decorati a mano, dai colori diversi per ciascuna stanza e tutte arricchite da preziosissimi tendaggi.
La commistione tra loriginalità delle stanze, la cura nellarredamento e nel dettaglio rende latmosfera del soggiorno davvero unica, intima, dal romantico profumo daltri tempi.
Gli ambienti arredati con cura e minuziosa eleganza dei particolari, offrono intensi momenti di relax da dedicare alla lettura e alla meditazione, sia nelle belle giornate quando il sole filtra ed illumina le bianche pietre a vista, sia nelle giornate uggiose quando il calore degli ambienti avvolge i nostri ospiti in un caldo abbraccio.
...Momenti unici in cui natura, arte e tradizione si fondono nello splendido scenario della Masseria Magli Resort. La struttura è al centro di una tenuta di sedici ettari, completamente immersa nel verde, tra ulivi secolari e piante mediterranee. Locchio si perde sino a veder toccare la terra con il cielo che sovrasta il suggestivo paesaggio collinare, ove è possibile respirare il profumo incontaminato della campagna.
Gli ospiti possono quindi concedersi lunghe passeggiate nei campi e nei boschi, così da vivere unesperienza immersi nella natura in ogni stagione.
Come raggiungerci:
Aeroporto Bari Palese: Km 67
Stazione FS di Fasano(BR): Km 22
Autostrada uscita Bari: Km 61
Percorrere la Superstrada Bari-Lecce E55, prendere l'uscita per Fasano e continuare per Locorotondo. Dalla SS172 in direzione Taranto svoltare a sinistra in via Madonna del Pozzo, proseguire dritto per strada Foggevo, infine svoltare per strada Magli.
Aeroporto Brindisi: Km 51
Percorrere la Superstrada Lecce-Bari E55, prendere l'uscita Francavilla Nord - Ceglie Messapica. Proseguire fino a Martina Franca e prendendo la SS172 in direzione Taranto svoltare a sinistra in via Madonna del Pozzo, proseguire dritto per strada Foggevo, infine svoltare per strada Magli.
Martina Franca...è una fra le più caratteristiche cittadine pugliesi. Posta a 431 metri sul livello del mare, si estende sulla sommità di una collina circondata dalla favolosa “ValleDItria”: la valle dei trulli...
Il suo splendido centro storico è intatto, ricco dedifici e chiese rigorosamente realizzate in uno stile barocco, mai ridondante. Prima di addentrarci nella parte antica, attraverso la storica Porta Santo Stefano, soffermiamoci ad ammirare i resti della Chiesa di SantAntonio con laltare maggiore che conserva la tela della Madonna delle Grazie (1718). Superata la Porta settecentesca, il primo monumento che notiamo è limponente Palazzo Ducale (1668), voluto dai Caracciolo per simboleggiare il potere della famiglia. Sorge sui resti dellantico Castello Orsini nella triangolare Piazza Roma, con al centro la fontana “Dei Delfini”. La facciata in stile barocco, è a due piani spartiti da lesene e divisi da un balcone cinto da unelegante balaustra in ferro battuto. Il portale è molto grande, contenuto da due semicolonne di ordine toscano, con arco ogivale. Il Palazzo ha 300 stanze, cappelle, stalle, corte, teatro e foresteria. La scalinata a destra conduce agli appartamenti reali. Tre le camere più importanti per gli affreschi di Domenico Carella ricordiamo la Sala dellArcadia, la Sala del Mito e la Sala della Bibbia. Nel cortile troviamo la biblioteca comunale. Spicca in Piazza Roma il Palazzo Nardelli, già Martucci. Svoltiamo in Via Salvator Rosa, per immetterci in Via Masaniello, qui notiamo il Campanile di San Martino, ultimo brandello della chiesa trecentesca, distrutta nel Settecento. Proseguendo sulla destra, appare il Palazzo Stabile che dà il nome alla strada. Superato lArco Caroli, ci troviamo in uno dei quartieri più spettacolari e, risalendo Via Caracciolo arriviamo nella deliziosa Piazza Plebiscito. La Piazza è il centro della città e qui si erige la Chiesa di San Martino, costruita nella seconda metà del Settecento. E lesempio più qualificante del barocco martinese. Oltre alle anonime tele che adornano linterno: lAdorazione dei pastori, San Raffaele, la Madonna di Costantinopoli, la Pentecoste ed il Cenacolo di Domenico Carella, stupendo appare laltare maggiore, costruito nel 1773. E unopera raffinata realizzata in marmi policromi con le statue della Carità e della Speranza. Insieme al Battistero(1773), lAltare riscatta Martina dal vuoto assoluto dellarte della scultura. La stupenda finestra barocca è la cornice per mostrare la leggenda di San Martino, Patrono della città, che divide il suo mantello con un povero. Il lavoro degli scalpellini e lo splendore dei vetri policromi invitano ad ammirare stupiti. Contiguo alla chiesa di San Martino si trova lantico Palazzo del Comune, con la Torre Civica. In Via Cavour, ammiriamo alcuni palazzi signorili e lOratorio della Congrega della Natività e Dolori di Maria, dove vediamo la più bella tela della città: la Natività di Maria di Leonardo Antonio Olivieri. In Via Principe Amedeo si trova la Chiesa di San Domenico, costruita nella metà del Settecento, con accenni rococò, su una preesistente costruzione romanica dedicata a San Pietro. La Chiesa presenta un prospetto scandito in due ordini, ripartito da doppie lesene e affinato da capitelli impreziositi da cariatidi dalla caratteristica forma a sirena. Alle spalle, in Via Colombo, troviamo lantica Chiesetta di San Nicola in Montedoro, più volte rimaneggiata. Passando in Via Milano, svoltiamo a sinistra per percorrere Via Mazzini ed ammirare i più antichi edifici barocchi tra i quali spicca il Palazzo Marinosci ed il Palazzo Gioia. Passando Porta San Nicola, sintravede la Chiesa di San Francesco dAssisi, della seconda metà del Seicento, unico modello architettonico a matrice leccese. Risaliamo Via Mazzini ed immettiamoci in Via Macchiavelli per entrare nel rione più suggestivo del centro storico: Cordonnello. Gli edifici bianchi, addossati luno allaltro, esprimono il culto per i sentimenti familiari e fra i tanti, notiamo Casa Cappellari, in Via Orfanelli. Dallalto di Casa Cappellari, notiamo la Chiesa del Carmine, della prima metà del Settecento, costruita in elegante stile barocco. La Chiesa conserva una pregiata statua policroma, appartenente allantica Chiesa dedicata a Santa Maria della Misericordia. Se dalla Chiesa del Carmine passiamo accanto al giardino pubblico, possiamo ammirare lincantevole Valle DItria.
Alberobello...
A soli 15 Km dalla Masseria Magli è possibile visitare i trulli di Alberobello. La storia di questi edifici molto particolari è legata ad un editto del Regno di Napoli che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano. I conti di Conversano, proprietari del territorio su cui sorge oggi Alberobello, imposero allora ai contadini inviati in queste terre di edificare a secco, senza utilizzare malta, le loro abitazioni, in modo che esse potessero configurarsi come costruzioni precarie, di facile demolizione.
Dovendo quindi utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida. I tetti a cupola dei trulli sono abbelliti con pinnacoli decorativi, la cui forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi.
Essi erano realizzati dalla maestranza assunta per la costruzione del trullo e ne identificavano l'artigiano. In base alla qualità della fattura del pinnacolo si poteva dunque identificare non solo la destrezza artigianale del costruttore, ma anche il valore della costruzione. Una maggiore spesa nella costruzione del trullo permetteva di individuare pertanto, le famiglie più abbienti da quelle meno facoltose.
Per quanto riguarda i simboli dipinti sopra i tetti dei trulli spesso assumono un significato religioso; talvolta possono rappresentare segni dello zodiaco. Pinnacolo e simbolo dipinto insieme formavano una sorta di identificativo civico, in quanto per lungo tempo Alberobello ha visto negarsi un riconoscimento ufficiale da parte dei conti di Conversano.
Il trullo più grande del paese è chiamato Trullo Sovrano. Fatto costruire dalla famiglia Perta nella metà del Settecento, questo edificio a due piani è adibito a museo ed è possibile visitarne l'interno, arredato secondo il gusto d'epoca, ricostruito tramite le testimonianze dei più anziani abitanti alberobellesi. Durante il periodo estivo, il Trullo Sovrano ospita manifestazioni quali spettacoli teatrali, concerti di piccole orchestre o formazioni Jazz, serate di cultura e poesia.
Zoo Safari...
A soli 17 Km dalla Masseria Magli è possibile visitare lo Zoo Safari di Fasano (BR). Lo Zoosafari di Fasano è il più grande parco faunistico d'Italia ed uno dei più grandi d'Europa ed ospita circa 1.700 esemplari di 200 specie animali diverse. Si estende su una superficie di oltre 140 ettari, di cui buona parte coperta da macchia mediterranea con carrubi ed ulivi secolari. Qui gli animali vivono in assoluta libertà in ampissimi spazi naturali, dove possono avvicinarsi al pubblico solo se e quando lo desiderano. Il Parco è suddiviso in diverse macroaree faunistiche: Safari, il primo ed il più grande settore del complesso, che permette al visitatore di incontrare gli animali muovendosi con il proprio veicolo; Sala tropicale tensostruttura dove vengono esposti serpenti velenosi e non, tartarughe, sauri, alligatori, pesci tropicali ed invertebrati vari; Sala ornitologica dove si possono ammirare decine di specie diverse di uccelli esotici esposti in teche con cristalli anzichè in gabbie; Metrozoo - Lago dei grandi mammiferi con il Metrozoo, si raggiunge il Lago dei grandi mammiferi, l'angolo più suggestivo del parco con orsi, ippopotami, rinoceronti, ecc.; Percorso pedonale permette di osservare da distanza molto ravvicinata affascinanti Primati (gorilla, scimpanzè, gibboni, ecc.) ed uccelli di grossa taglia; Settori Oceanici Il Teatro degli animali è la tensostruttura dove assistere allo show con otarie, leoni marini e pinguini. Nel Delfinario viene presentata una grande sessione didattica con i delfini naso a bottiglia .
Ostuni...
A soli 21 Km dalla Masseria Magli è possibile visitare la città di Ostuni. La sua città vecchia, detta La Terra, è inconfondibile laccecante monocroma colorazione del suo abitato, rigorosamente di bianco. Le case tinteggiate di calce e la peculiare topografia hanno fatto meritare epiteti fiabeschi, come Città Bianca, Regina degli Ulivi, Città Presepe, II nucleo antico - probabile supporto dell'acropoli messapica - è infatti arrampicato sui fianchi scoscesi di un colle e presenta una pianta ellissoidale, chiaramente espressa dalla cinta muraria rafforzata dai torrioni aragonesi. Ne rimangono otto dei quindici originari, come pure buone parti dei baluardi che chiudevano la città medioevale. Ostuni è un affascinante groviglio di stradine anguste e tortuose, un susseguirsi di corti, piazzette e vicoli che un tempo facevano capo a cinque porte che si aprivano nella cinta muraria, munite di torri, piombatoi e bertesche. L'unica vera strada che raggiunge il vertice del "cono" e che divide il centro storico in due parti è via Cattedrale, mentre tutte le altre che lo intersecano sono vicoli ciechi o scalinate strette e ripide. Qui si trovano abitazioni cubicolari, spesso scavate nella roccia, unite da archi e semiarchi che fungono da contrafforti e da sostegno; come pure palazzi che, per gli stemmi gentilizi, i portali e la varietà delle linee architettoniche, con macchie d'ocra dorato ombreggiano l'accecante bagliore del bianco labirinto, Sulla sommità del colle, infine, si erge la Cattedrale, mirabile sintesi di elementi romanici, gotici e veneziani, che domina la Piana degli ulivi secolari fino al mare.
Grotte di Castellana...
A soli 35 Km dalla Masseria Magli è possibile visitare le Grotte di Castellana, le quali si trovano a circa 1500 metri dallabitato in direzione Putignano, note in tutto il mondo per le sue splendide caverne e le sue concrezioni alabastrine. Il territorio è caratterizzato da rocce calcaree composte essenzialmente da carbonato di calcio. Il calcare è costituito originariamente da fango di colore biancastro composto da particelle molto sottili. Il lento sovrapporsi di questo materiale sul fondo del mare ha consentito il formarsi di enormi blocchi dello spessore di oltre 3000 metri. Laumento della temperatura e della pressione ha permesso al fango di trasformarsi in roccia.
I fossili ritrovati nei calcari hanno permesso di datare queste rocce al Cretaceo superiore in unetà compresa fra i 100 e i 65 milioni di anni. Successivamente le spinte tettoniche hanno fatto emergere la massa calcarea e a causa della sua rigidità si sono formati grossi blocchi a forma di parallelepipedi di lunghezza, larghezza ed estensione estremamente variabili. Furono scoperte il 23 gennaio 1938 dal prof. Franco Anelli ed esplorate con Vito Matarrese. La visita alle Grotte può essere divisa in due itinerari. Il primo parte dalla sala dingresso scendendo sottoterra grazie ad una scalinata e raggiungendo la prima caverna La Grave con unampiezza di 50 metri ed una lunghezza di circa 100 metri. Al centro si possono notare grossi blocchi stalagmitici, mentre stalattiti pendono dalla volta. Si entra, quindi, nella Grotta Nera una bassa galleria dalle pareti annerite da funghi microscopici. Si accede, poi, nel Cavernose dei Monumenti, alto 40 metri e caratterizzato da una grossa colonna alta 12 metri, situata in alto lungo una parete. Il Corridoio dellAngelo, che ricorda la navata centrale di una cattedrale gotica, permette di proseguire il sentiero e di giungere alla Caverna della Civetta. Si arriva, quindi, ad uno stretto passaggio detto Corridoio del Serpente e scendendo alcuni gradini si giunge ad un vasto ambiente: a sinistra si apre una breve diramazione non visitabile lunga circa 100 metri e chiamata il Piccolo Paradiso molto ricco di splendide concrezioni calcistiche. Si raggiunge così la bella Caverna dellAltare. A questo punto la Grotta cambia morfologia diventando stretta e bassa si arriva così alla Caverna del Precipizio ammirabile da un ponte artificiale sospeso nel vuoto; essa è caratterizzata da unampia depressione con un pozzo inghiottito nel punto più basso e da unampia frana detritica. Qui, dopo aver percorso circa 500 metri, si conclude il primo itinerario. Il secondo, aperto al pubblico nel 1961, parte proprio dalla Caverna del Precipizio attraverso una scala intagliata nel cono detritico e, dopo un breve percorso, si raggiunge il Corridoio del Deserto per lo scarso numero delle concrezioni . Al termine di questo corridoio lungo 350 metri gli ambienti diventano più vari e più grandi le volte e le pareti sono rivestite da formazioni cristalline molto chiare. Il primo ambiente è detto Corridoio delle Cortine, subito dopo si raggiunge la Caverna del Duomo di Milano caratterizzata da maestosi gruppi stalagmitici a forma di pinnacoli. Improvvisamente si entra nella Caverna della Torre di Pisa caratterizzata da unenorme monolito inclinato e spezzato, la cui sommità giace sul pavimento al centro della caverna. Uno stretto corridoio conduce al laghetto, bacino colmo di acqua di stillicidio. Alzando lo sguardo ammiriamo le stalattiti chiamate eccentriche perché si sviluppano, contrariamente alla legge di gravità, lateralmente a semicerchio e perfino verso lalto. Le alte concrezioni di ossido di ferro danno il nome al Corridoio Rosso. Si entra, quindi, nella Caverna della Cupola dallampio vuoto semisferico esistente sotto la volta. Infine, attraverso un passaggio ricavato nella parete di alabastro, si entra nella Grotta Bianca di incomparabile bellezza.Da notare il laghetto prosciugato con il fondo ricoperto da cristalli, le due imponenti colonne stalatto-stalagmitiche, le perfette stalattiti a forma di pannocchia e le pareti ricoperte da infiorescenze cristalline. La Grotta Bianca può essere annoverata fra le grotte più belle esistenti al mondo.
Grottaglie...
A soli 23 Km dalla Masseria Magli è possibile visitare la città di Grottaglie, che si caratterizza per larte della ceramica, che risale alletà ellenica e si è evoluta con il passare dei secoli. Grottaglie costituiva il centro ceramico più importante in terra dOtranto anche per lattivo commercio dovuto alla vicinanza con il porto di Taranto e per la possibilità di estrarre dalle cave, presenti nel territorio, la materia prima (argilla) per la realizzazione dei manufatti.
Dagli utensili duso comune e quotidiano del Medioevo, alla fine del 1500 si passa alla cura dello stile e del decoro e, oggi, possiamo affermare che larte grottagliese si esprime nella realizzazione di prodotti appartenenti a numerose categorie: larte capasonara, faenzara, maiolica, greca e moderna. Con larte capasonara si realizzano recipienti detti “capasoni” della capacità di circa trecento litri, utilizzati per conservare vino, olio ed acqua ed, in genere, pentolame da cucina verniciato di giallo, verde o rosso. Larte faenzara sispira al grande centro ceramico di Faenza per la produzione di maiolica bianca. Numerose sono le forme prodotte come i pitali, cammautti, cantari, limmi, fiasche, ecc. Tipiche dellarte popolare pugliese, sono il fiorellino blu su bianco-latteo del caolino ed il galletto ruspante, simbolo del sol levante. In alcune botteghe vengono perfettamente riprodotti vasi con decoro magno-greco e maschere in terracotta. A partire dal 1500, poi, si è sviluppata larte del presepe e, merita dessere ricordata, larte della miniatura e del fischietto. La ceramica moderna si esprime ad opera di giovani che, continuando la tradizione, realizzano pregevoli manufatti innovativi nella forma, nelluso e nel colore. A Grottaglie un intero quartiere ospita le botteghe degli artigiani. Lungo i fianchi della Gravina di San Giorgio, si trovano alcune grotte-botteghe scavate nella roccia mentre altre occupano il canale dimpluvio circostante il Castello Episcopio. Lodore dellargilla e del fumo accoglie il visitatore, catturato dalla bellezza degli oggetti in mostra sui ripiani, su antichi comò e cassettoni o nelle vetrinette. Il processo che porta al prodotto finito comprende diverse fasi. E necessario, prima, purificare largilla grezza. La creta viene poi, impastata accuratamente e lasciata a riposare per alcune ore per essere foggiata: a lucignolo, sovrapposizione di cordoncini di pasta che uniti compongono loggetto; per stampatura a mano per gli ornamenti in rilievo o a tutto tondo ed al tornio.
Mare...
La Masseria Magli è situata strategicamente per quanto riguarda la vicinanza al mare, in quanto è possibile raggiungere sia la costa ionica distante soli 35 Km che quella adriatica a soli 25 Km. Quest'ultima è caratterizzata da un susseguirsi di baie tra frastagliate scogliere con un retroscena di verde macchia mediterranea. I visitatori quindi potranno scegliere tra le tantissime spiagge dalla bianca sabbia finissima o la scogliera, usufruendo di uno dei fondali tra i più variegati della zona. Le zone Balneari facilmente raggiungibili sono il Capitolo, Savelletri, Torre Canne e la meravigliosa costa di Ostuni formata da località quali il Pilone, completamente immersa nel verde con una lunga costa sabbiosa, vigilata dalla torre di San Leonardo del XVI secolo. Seguendo questo percorso, si incontra poi Rosa Marina suggestivo villaggio di bianche villette sparse su un vastissimo territorio fra i più esclusivi della costa. All'interno, i residenti vi possono trovare tutti i comfort adatti per passarvi una vacanza veramente rilassante. Poco dopo, si trova Monticelli, una tranquilla atmosfera avvolge il villaggio a ridosso dell'azzurra costa che conserva alcuni ruderi dell'età del bronzo e Diana Marina, piccolo villaggio ancora in costruzione. Subito dopo troviamo Costa Merlata, che prende appunto nome dalla forma della scogliera, e Santa Lucia, continuando poi verso Torre Pozzella, costituita da piccole baie dominate da una torre di vedetta del XVI secolo. A seguire continuano a susseguirsi un nugolo di spiagge di rara bellezza tra cui la più importante è Lamaforca.
La costiera Jonica invece è caratterizzata da spiagge larghe e un acqua limpida che dolcemente lascia spazio alle profondità marine. Procedendo verso Sud si incontrano le zone di Saturo, Marina di Leporano, ed il litorale di Pulsano, che sono la meta preferita per chi cerca tranquillità e natura incontaminata caratterizzata da spiagge larghe di sabbia fine ed un mare pulito. Questo tipo di spiagge caratterizza tutto il litorale Jonico sino a Santa Maria di Leuca, punto estremo della Puglia, passando per luoghi meravigliosi quali Porto Cesareo e Gallipoli.
Descrizione ufficiale (+)